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Via Togliatti, una famiglia su tre non paga l’affitto e le spese

Solo sul fronte ascensori, vi sarebbe un buco da 200 mila euro

Via Togliatti, una famiglia su tre non paga l’affitto e le spese
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Via Togliatti, una famiglia su tre non paga l’affitto e le spese. Il dato è emerso la scorsa settimana durante la consegna al Comune di alcuni appartamenti al Borgo Sud Est. Ci sarebbe un buco da 200 mila euro solo per quanto riguarda gli ascensori.

Via Togliatti, una famiglia su tre non paga l’affitto e le spese

Di problemi, tra i palazzi Atc del Borgo Sud Est, ce ne sono tanti, e complessi.
Da una parte assegnatari che parcheggiano sotto casa auto da settanta mila euro, dall’altra appartamenti da sei o otto persone in cui ci vive (quando va bene) una coppia, e ancora assegnazioni «a vita» anche a chi, per mille motivi, non avrebbe più titolo ad avere le chiavi di una casa popolare.
Situazioni note, che quasi sempre vengono tollerate da chi (i Comuni) avrebbe titolo per intervenire.

Solo sul fronte ascensori, vi sarebbe un buco da 200 mila euro

Ma giovedì 29 febbraio, durante la consegna di tre appartamenti, in via Togliatti, riqualificati grazie ai fondi ex Gescal, è emerso un dato ancor più preoccupante, che in parte spiega le difficoltà di ATC nel garantire la corretta manutenzione degli immobili che è chiamata a gestire.
Durante il sopralluogo del presidente e del vicepresidente dell’Agenzia Territoriale per la Casa del Piemonte Centrale, Emilio Bolla e Fabio Tassone (alla presenza del sindaco Claudio Castello e dell’assessore al welfare Cristina Varetto) è stato infatti messo sul tavolo come più di un terzo delle famiglie (il 35% per essere precisi) non paghi l’affitto e le spese condominiali.
Solo sul fronte ascensori, vi sarebbe un buco da 200 mila euro.

Una vita a scrocco, quindi, anche perché tra i morosi vi sarebbero anche famiglie che, come detto, non avrebbero più diritto ad una casa popolare per motivi di reddito. Un esempio? Casa assegnata ai genitori ma con figli, ancora inseriti nello stato di famiglia, che hanno un lavoro e quindi un reddito. O ancora, famiglie emigrate all’estero ma che continuano a tenere le chiavi dell’appartamento ATC «perché non si sa mai».
«Grazie ai fondi ex Gescal – ha dichiarato Bolla - stiamo intervenendo per sistemare un centinaio di alloggi in diversi comuni della città metropolitana, contribuendo a fornire risposta efficace alla richiesta di abitazioni di edilizia sociale che arriva dal territorio. Con questi fondi investiamo inoltre per il miglioramento della sicurezza degli edifici e per l’abbattimento delle barriere architettoniche».
Un quarto appartamento sarà presto ultimato in via Ajma, mentre il Comune sta ristrutturando, con fondi propri, un alloggio in frazione Boschetto da utilizzare per i casi di emergenza abitativa.

 

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