Viveva per la sua splendida musica: l'addio all’organista
Progettista della Comau, era stato presidente della Juventus Club del paese
Resterà indelebile il ricordo di Enrico Mossino mentre suona il suo organo in chiesa parrocchiale. Oppure alla tastiera durante i concerti del Coro Mansio Quadrata di Verolengo. O ancora durante l’esibizione della band di cui faceva parte I Qubi. Lui era la musica. Le sue note erano capaci di regalare emozioni uniche e indescrivibili a chiunque le ascoltasse. Perché Mossino viveva per la sua musica.
Viveva per la sua splendida musica
E in questi giorni, la sua assenza crea un grande vuoto nella sua famiglia che gli è stata accanto in questi anni, una battaglia che ha sempre combattuto con grande forza e coraggio. Non si è mai arreso tant’è che solo il 21 giugno scorso, in occasione della Giornata mondiale della musica ha voluto esser insieme al suo coro durante il concerto in piazza Unità d’Italia. Perché lui era il coro insieme all’amica di sempre e maestra Loretta Borrelli.
E proprio Borrelli lo ricorda: «Se devo pensare al primo concerto con Enrico torno a quando avevo sette anni e mezzo. Da quel giorno ho iniziato a far musica con lui e non abbiamo mai finito. E’ un’amicizia profonda quella che ci lega nata dalla musica. Perché la musica ha questa grande capacità di creare legami indissolubili, un aspetto che solo chi fa musica come me ed Enrico può capire. Un’amicizia nata nella mia infanzia che è maturata nel tempo e oggi la sua scomparsa è per me un dolore fortissimo, non riesco ad immaginare il nostro coro senza Enrico. Nonostante la malattia, è sempre voluto esser presente. L’ultimo concerto insieme, il 21 giugno: non stava bene ma voleva esserci. E i membri del coro sono andati a prenderlo. E lui era lì con noi. E’ stata l’ultima volta».
Enrico non si era diplomato al Conservatorio, la musica ce l’aveva nel cuore. Una passione che aveva ereditato dal papà, che prima di lui suonava in chiesa parrocchiale a Verolengo dove lo zio era parroco.
«Una famiglia eccezionale – ricorda ancora Loretta – Lui e sua moglie sono un esempio di amore vero e puro. Viveva per la sua famiglia a cui non ha mai fatto mancare nulla. Erano sempre insieme».
Il lutto
Enrico, infatti, viveva per sua moglie Laura, per gli adorati figli Sabrina con Alessio e Daniele con Giulia. Lascia la sorella Laura con Gabriele, i nipoti Davide con Chiara e Samuel con Letizia.
Avrebbe spento le 69 candeline il 17 ottobre ma un male terribile lo ha stroncato nella serata di lunedì 5 agosto.