Chivasso, volevano ucciderlo per un prestito negato

I dettagli dell'operazione che ha portato in carcere i fratelli Davide e Francesco Gioffrè, loro cugino Domenico e il settimese Antonio Guerra

Chivasso, volevano ucciderlo per un prestito negato
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I dettagli dell'operazione che ha portato in carcere i fratelli Davide e Francesco Gioffrè, loro cugino Domenico e il settimese Antonio Guerra

Sono i fratelli Davide e Francesco Gioffrè, il loro cugino Domenico e il settimese Antonio Guerra le persone arrestate nel corso dell'operazione dei carabinieri della Compagnia di Chivasso della scorsa notte. Sono tutti e quattro accusati di essere i responsabili della doppia sparatoria avvenuta lo scorso 13 ottobre 2016 prima a Rondissone, ai danni di Rocco Morano, e poi a Chivasso quando ad essere ferito dai colpi di arma da fuoco toccò a Bruno Lazzaro.
Un prestito di circa 10 mila euro che Morano avrebbe negato ai Gioffrè sarebbe la motivazione che ha spinto il gruppo di fuoco ad aprire il fuoco contro di lui sul piazzale dell'officina meccanica di via Carpi. Dopo appena 15 minuti, sulla via del ritorno a Chivasso, i quattro hanno incontrato Bruno Lazzaro, “colpevole” di aver mancato di rispetto ai Giofffrè perché da tempo non frequentava la sala giochi di corso Galileo Ferraris. Ed è proprio qui che è avvenuto il ferimento di Lazzaro che, dopo essere stato ferito, era riuscito a catturare l'attenzione di un automobilista che lo aveva trasportato fino al vicino ospedale di Chivasso.
I quattro sono stati arrestati con l'accusa di tentato omicidio, per il ferimento di Morano, e di lesioni aggravate per quello di Lazzaro. Sono in carcere.

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