A TORRAZZA

Volontari comunali e parrocchia uniti per aiutare il paese

Solidarietà al tempo del Coronavirus.

Volontari comunali e parrocchia uniti per aiutare il paese
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Volontari comunali e parrocchia uniti per aiutare il paese di Torrazza Piemonte. Una grande macchina è partita per portare un po' di serenità all'epoca del Coronavirus.

Emergenza economica, non solo sanitaria

Il Coronavirus non è solamente un’emergenza sanitaria ma è anche un’emergenza economica. Tante, infatti, sono le persone che dall’oggi al domani si sono ritrovate a casa senza un lavoro oppure con lo stipendio drasticamente ridotto. E così, il Comune oltre a normare i comportamenti che in questa pandemia non devono essere messi in atto per ridurre al limite la possibilità di contagio, l’Amministrazione comune ha dovuto trovare gli strumenti da mettere per aiutare le persone in difficoltà. Uno strumento è certamente quello del Buono spesa, quello che viene erogato grazie al contributo riconosciuto ad ognuna municipalità dal Governo. Ma questi soldi non bastano, o almeno bastano a coprire una prima parte di questo periodo. E così i volontari comunali coordinati da Alberto Baesso hanno avviato un altro grande progetto. Un progetto che non sarebbe mai partito senza l’ampia disponibilità dimostrata da don Maurizio Marella, parroco di Torrazza Piemonte.

Volontari comunali e parrocchia uniti

«Con la parrocchia, e in maniera particolare con il don, abbiamo avviato il progetto della colletta alimentare per aiutare le persone più bisognose – spiega Baesso – Vero che il Comune il giovedì distribuisce i Buoni spesa ma questa non può essere una risposta alle esigenze della popolazione duratura. Quei fondi finiranno e dunque abbiamo dovuto anticipare quel momento e cercare un altro modo per supportare le famiglie in difficoltà. E poi ci sono realtà, che per dei cavilli, non riescono ad accedere ai buoni. Ecco che interveniamo noi con i pacchi alimentari dove all’interno ci sono derrate alimentare a lunga conservazione e, nel caso in cui ci siano dei bimbi, anche prodotti per loro. Sono buste, naturalmente, pensate per ogni singolo nucleo famigliare. Si tiene conto del numero dei componenti e delle singole età di questi.
Gli alimenti vengono raccolti nei carrelli dedicati all’iniziativa nei due supermercati del paese dove ogni giorno c’è un nostro volontario che oltre ad aiutare ad evitare assembramenti all’interno del punto vendita coordinando la coda segue anche questa raccolta.
C’è poi chi preferisce fare un’offerta in denaro al posto di consegnarci i prodotti acquistati. E proprio per questo fine il don ha messo a disposizione il suo conto corrente (IBAN IT56Q 03268 49930 053893343320). Chi sceglie per l’opzione bonifico deve inserire come causale “offerte banco alimentare Torrazza Piemonte” così il parroco sa che quei fondi vanno destinati a questa attività».

Il bilancio

Una squadra quella di Baesso ben rodata, formata da una ventina di persone che vanno dai 22 ai 70 anni. Solo loro, infatti, che svolgono le operazioni necessarie in questo periodo di emergenza. «Ad oggi le famiglie che aiutiamo sono una quindicina, ma il numero sta crescendo perché l’emergenza non sta certamente terminando - continua Baesso - Questa macchina di aiuti è appena partita. Stiamo incontrando anche nuove famiglie, persone che magari non si osano a chiedere aiuto ma che ci vengono segnalate. Così prendiamo i contatti, andiamo da loro e presentiamo i nostri aiuti. E in tutto questo in grande supporto me lo da Luca Palandri che mantiene i contatti. Si tratta di un grande lavoro di squadra, senza i volontari il coordinatore non potrebbe far nulla. Il mio grazie va a tutti loro».
Dunque un’iniziativa che è appena cominciata alla quale potrebbero aderire anche altre persone e associazioni, un po’ come quella nata da alcuni privati ospitata all’ingresso del Comune. Lì, infatti, c’è una scatola dove è possibile donare altri prodotti. Insomma, il cuore di questo piccolo paese si dimostra sempre grandissimo, anche quando il problema tocca tutti.

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