VEROLENGO

Vuole rubare l’acquasantiera... disturbato, si è dato alla fuga

Ora resta il danno, materiale ed economico, ma soprattutto il disgusto verso chi ha pensato bene di deturpare la chiesa parrocchiale di Sant’Anna a Borgo Revel.

Vuole rubare l’acquasantiera... disturbato, si è dato alla fuga
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Quel che è accaduto in quel mercoledì pomeriggio, poco dopo che don Valerio D’Amico aveva terminato di celebrare la Santa Messa, solo l’autore o l’autrice del danno lo sa. Ora resta il danno, materiale ed economico, ma soprattutto il disgusto verso chi ha pensato bene di deturpare la chiesa parrocchiale di Sant’Anna a Borgo Revel, frazione di Verolengo.

Vuole rubare l’acquasantiera...

Come detto è mercoledì pomeriggio, 16 marzo, quando un fedele si accorge che in chiesa parrocchiale qualcuno aveva sradicato dal muro l’acquasantiera in marmo, il recipiente destinato a contenere l'acqua santa che si trova subito a sinistra dopo esser entrati nel luogo di culto. Lì, sotto di esso, solitamente vi è una sedia. Quando ha visto ciò che era successo non ha potuto far altro che lanciare l’allarme .C’era infatti l’acquasantiera a terra, la sedia spostata e ciò che c’è solitamente su essa a terra.
Quel che accaduto, almeno per il momento ancora non si sa, ma forse l’autore del gesto potrebbe esser scappato perché magari disturbato da qualche passante o auto che transitava sulla piazza. Così ha lasciato tutto in terra, dandosi alla fuga. Sperando di non poter esser individuato dalle forze dell’ordine.
Come detto, a trovare il danno è stato un fedele che ha immediatamente informato il don che, a sua volta, si è rivolto alla stazione dei carabinieri di Verolengo. Gli uomini dell’Arma, dopo le verifiche, stanno procedendo con le indagini del caso.

L'indignazione della comunità

Un danno, e forse proprio un tentato furto, che ha lasciato senza parole la comunità che condanna il gesto. Anche se la comunità religiosa di Verolengo conosce bene questi atti perché sia nella chiesa parrocchiale di Verolengo che in quella di Casabianca, in passato, erano già accaduti fatti di questo genere.
Ora comunque si spera di individuare il responsabile, anzi qualcuno si augura che si penta e si autodenunci.

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