Dopo l’articolo della scorsa settimana, che ha segnalato come la «Zona Rossa» istituita intorno alla Stazione di Chivasso non abbia risolto i problemi dell’area, qualcosa si è mosso, anche se solo per poche ore.
Zona Rossa in Stazione, due arresti: subito rilasciati
Nei giorni scorsi, infatti, gli agenti della Polizia Ferroviaria di Torino hanno fermato due dei «soliti noti» che gravitano in zona, Cristian Caracciolo, 35 anni, e Valdemir Ilardi, 36, residenti in città, con l’accusa di resistenza. Accompagnati a Torino per accertamenti, i due avrebbero poi anche danneggiato gli uffici della Polfer.
Provvedimento convalidato
L’arresto è stato convalidato in Tribunale ad Ivrea, ma i due amici sono stati poi scarcerati con obbligo di firma.
La Zona Rossa
Come abbiamo già scritto in più occasioni, quello che istituisce la Zona Rossa è un provvedimento atteso, volto ad eliminare quel popolo di «maranza», barboni, ubriachi, tossicodipendenti e scappati di casa vari che bivacca in piazza Garibaldi, ma che rischia di essere poco più di un’arma spuntata davanti alla realtà dei fatti.
Il primo allontanamento, infatti, prevede una sanzione di 100 euro che, viste le condizioni economiche dei soggetti destinatari, non sarà mai pagata. Se ne andranno sul momento e poi torneranno, e se verranno nuovamente fermati potrà essere applicata la «reiterazione» che fa salire il verbale a 200 euro, che non sarà pagato di nuovo.
Solo al terzo intervento si potrà procedere con una denuncia per la violazione dell’articolo 650 del Codice Penale (inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità), denuncia che finirà negli uffici della Procura della Repubblica di Ivrea, già intasata di suo.
Risultato: chi viola l’ordinanza, continuerà a farlo beffandosi di Polizia, Carabinieri e di chiunque sarà inviato in piazza Garibaldi, dato che l’arresto (a meno che la situazione degeneri in altro) non è mai previsto.