ZTL e divieti di sosta: nel 2023 multe per 1,4 milioni di euro
L’automobile si conferma il metodo principale utilizzato dal Palazzo per «fare cassa»
Analizzando i numeri «ufficiali» forniti da Palazzo Santa Chiara, diventa difficile (se non impossibile) non pensare che la Polizia Locale da «utilissimo» e «fondamentale» strumento di controllo e di prevenzione si sia trasformata in uno «straordinario» apparato in grado di portare soldi freschi nelle casse del Comune guidato dal sindaco Claudio Castello.
Nel 2023 multe per 1,4 milioni di euro
Nel 2023, infatti, tra preavvisi e verbali ne sono stati inviati 19 mila 793, una media di poco più di 54 al giorno, per un incasso (ovviamente presunto) di un milione 400 mila euro. Cifra che divisa tra il 26 mila 319 abitanti (al 31 dicembre 2023) equivale a 53 euro pro capite, infanti compresi.
Analizzando il dettaglio delle violazioni, si scopre che i chivassesi sono stati particolarmente indisciplinati per quanto riguarda la sosta sulle strisce blu o con disco orario, con 6661 preavvisi e 16 verbali. E sono queste le multe più contestate (almeno per quanto riguarda il disco orario nei giorni di mercato), dato che spesso gli agenti della municipale i numeri li raggiungono con una sorta di «pesca a strascico» nei parcheggi di piazza d’Armi Ovest, della Tola e in via Orti: nulla che possa anche solo lontanamente essere legato alla «sicurezza» sulle strade.
Ztl
A seguire la circolazione in ZTL, con telecamere che, a differenza di quanto spesso accade con quelle della videosorveglianza (per cui il Comune ha stanziato altri fondi), funzionano benissimo e sono in grado di incastrare, e sanzionare, anche uno spillo: 6464 verbali e 2407 preavvisi, con sanzioni amministrative che vanno da 83 a 332 euro («scontistica» a parte).
Divieti di sosta
Sul gradino più basso del podio troviamo i divieti di sosta veri e propri, con 1094 preavvisi e 173 verbali, e su questo c’è poco da discutere anche se i chivassesi si aspetterebbero maggiore flessibilità nei giorni di mercato e quando (spesso le due cose sono sovrapposte) i parcheggi sono occupati per varie manifestazioni. Un esempio pratico e attuale: piazza d’Armi Ovest occupata dalle giostre e piazzale Libertini invaso dai mezzi dei giostrai.
Altre sanzioni
A seguire il mancato rispetto dei limiti di velocità, il famigerato «autovelox» che negli ultimi dodici mesi ha mietuto 860 vittime.
Degne di nota anche le sanzioni per assenza della revisione, 442 verbali e 7 preavvisi, «Uso delle cinture di sicurezza e dei sistemi di ritenuta e sicurezza per bambini», 241 verbali, «Possesso dei documenti di circolazione e di guida», 216 verbali e 70 preavvisi, e «Uso di lenti o di determinati apparecchi durante la guida»: guidare al telefonino ha fatto finire nei guai 123 automobilisti.
La fabbrica delle multe
Come detto, basta analizzare i dati per avere conferma di come siano violazioni alla ZTL e divieti di sosta (non certo nella top ten delle cause degli incidenti stradali) a portare soldi nelle casse comunali. E così, diventano di attualità le decine e decine di segnalazioni dei cittadini (l’ultima nella mattinata di martedì 6 febbraio) che contestano le vere e proprie «retate» condotte dalla Polizia Locale nelle giornate di mercato nella zona di piazza d’Armi (a disco orario) o in quella stessa area quando Luna Park o altre manifestazioni che si svolgono nel corso dell’anno annullano la disponibilità di posti auto per chi vive o lavora lungo l’asse ovest di via Torino. E se aggiungiamo che l’amministrazione ha annullato gli sconti per gli abbonamenti che un tempo erano riservati ai «lavoratori», il malumore è facilmente comprensibile.
«Sono riusciti - spiegano i residenti - anche a fare multe quando la piazza era chiusa “per pulizia”, e la stessa si fosse conclusa da ore. Questa non è prevenzione, ma voglia di mettere le mani nelle tasche degli automobilisti, che continuano ad essere visti da tutti come delle “mucche” da mungere».
Come li spendono
Ma come vengono investiti i proventi delle multe? I dati del 2023 non sono ancora disponibili, lo saranno a fine maggio, ma per farsi un’idea si possono analizzare quelli del 2022 disponibili sul sito del Ministero dell’Interno.
Su 649.908,90 euro (ripetiamo, l’elevato e l’incassato sono ben diversi), 75.890,95 euro sono stati spesi per «Interventi di sostituzione, ammodernamento, potenziamento, di messa a norma e di manutenzione della segnaletica delle strade di proprietà dell'Ente», mentre 149.767,85 euro sono finiti alla voce «Potenziamento delle attività di controllo e di accertamento delle violazioni in materia di circolazione stradale, anche attraverso l'acquisto di automezzi, mezzi e attrezzature dei propri Corpi di polizia», e 85.454,43 euro per «Manutenzione delle strade, installazione, ammodernamento, potenziamento, messa a norma delle barriere e sistemazione
del manto stradale, redazione dei PGTU».
Saranno stupiti i chivassesi nello scoprire che 165,92 euro, sempre legati alle multe, sono stati spesi per «Fornitura cartelli inaugurazione stele 21 madri Costituenti», 20.679 euro per l’acquisto di 25 tablet e 6.051,20 euro per l’installazione di cinque pannelli luminosi a messaggio variabile, mentre per il disgelo delle strade dalle casse sono usciti 888 euro.
Questione di priorità.