Presentata venerdì pomeriggio, nei locali della biblioteca civica MoviMente, l’edizione 2025 del “Concorso Teatrale Internazionale Città di Chivasso” organizzato dall’Officina Culturale guidata da Maria Paola Cena. Presenti anche il sindaco Claudio Castello, l’assessore alla cultura Gianluca Vitale e Piero Cognasso, regista e responsabile della segreteria dell’Officina Culturale.
Concorso Teatrale Internazionale Città di Chivasso
“Il Concorso Teatrale “Città di Chivasso”, giunto quest’anno alla sua nona edizione – ha spiegato Maria Paola Cena – è nato nel 2017 come concorso nazionale, aperto a tutte le compagnie italiane non professioniste e del libero Teatro.
Già l’anno successivo diventa un concorso a respiro internazionale, aperto ogni anno a una o più compagnie che arrivano dall’estero. Finora abbiamo ospitato compagnie teatrali provenienti da: Polonia, Inghilterra, Francia, Croazia, Portogallo, Spagna e Georgia. Quest’anno, grazie anche alla preziosa collaborazione con Teatro a Canone e con la Fondazione Barba-Varley, di cui Officina Culturale è divenuta, ultimamente, una delle 18 sedi sparse tra Italia, Spagna, Grecia e America Latina, abbiamo potuto ospitare come spettacolo di apertura fuori concorso, nel mese di settembre, “Donzela Guerrerira”, della compagnia Mundo Rodà, proveniente dal Brasile.
La realizzazione di questo Concorso, che rientra nel progetto TCC-TeatroCinemaChivasso, è sicuramente impegnativa, ma abbiamo sempre trovato, nelle passate Amministrazioni Comunali e in quella attuale, un interlocutore attento, interessato e attivo. Il Concorso, infatti, è stato prima parte integrante della Stagione Comunale “I Sentieri della Cultura”, realizzata in collaborazione con la Città di Chivasso, e poi, sempre in stretta sinergia con le altre Associazioni chivassesi impegnate in ambito artistico e culturale, è diventato un evento realizzato in coprogettazione col Comune e inserito nella Stagione Artistica “TEATRO&MUSICA”, in cui sono confluite anche le rassegne e i festival teatrali e musicali realizzati dalle altr Associazioni chivassesi: Teatro a Canone con “Arterie”, Foravia con “Il Teatro dei Passi Perduti”, “Gli Invaghiti”, “Contatto” e “Collettivo Sintesi” con le loro stagioni musicali.
Un particolare ringraziamento va alla UILT-Unione Italiana Libero Teatro Nazionale e al suo Presidente, Paolo Ascagni, alla UILT Piemonte, con la Presidente Rina Amato e al Centro Studi UILT Piemonte, con la Responsabile Patrizia Aramu. Grazie davvero, perché che ci sostengono sin dalle prime edizioni”.
Il premio “NocciolArt”
“Un altro grande ringraziamento – ha aggiunto Cena – va ad ASCOM Chivasso e al suo Presidente Carlo Nicosia. Con ASCOM abbiamo infatti istituito, ormai da qualche anno, il Premio “NocciolArt”: un riconoscimento, attribuito da una Giuria formata da rappresentanti di ASCOM e dell’Amministrazione Comunale, a una figura chivassese che si sia distinta nell’ambito artistico e culturale; questa stessa Giuria attribuirà anche il riconoscimento “NocciolArt” allo spettacolo, tra i quattro in concorso, ritenuto più meritevole.
La Giuria Tecnica, formata da operatori del settore culturale, da esponenti dell’ambito scolastico e da esperti e amanti del teatro, assegnerà invece i riconoscimenti al Miglior Spettacolo e alla Miglior Regia.
Una terza giuria, potremmo dire “di Sala”, sarà formata da tutto il pubblico che assisterà di serata in serata agli spettacoli: al termine di ognuno, gli spettatori potranno esprimere il loro voto che, alla fine, concorrerà ad assegnare il Riconoscimento del Pubblico.
Un altro aspetto che tengo a sottolineare è la preziosa collaborazione con gli Istituti Scolastici della città. Come avviene ormai sin dalle prime edizioni, uno degli spettacoli è stato scelto – grazie ai suoi contenuti e ai messaggi che può veicolare ai giovani – per una rappresentazione che l’Officina Culturale offrirà gratuitamente agli studenti delle Scuole Medie.
I quattro spettacoli
La prima serata vedrà sul palco del Teatrino Civico, sabato 25 ottobre, la compagnia COLORI PROIBITI, di Roma, con “BEAUTY DARK QUEEN – lo strano caso di Elena di Troia”, scritto e diretto da Stefano Napoli.
“Ho tentato di tirare giù Elena di Troia dalla leggenda che la vuole fonte di sciagura e di farne una donna fra uomini. Tra di loro l’eterno gioco dell’amore, dei fraintendimenti, del caso. Ma non c’è nulla di gentile in questo gioco, perché l’amore malato trasforma in prede e predatori, in una lotta per la sopravvivenza al termine della quale non ci saranno né vinti né vincitori, ma soltanto il silenzio che il tempo impone alle cose”.
Il 29 novembre sarà la volta della Compagnia AVALON TEATRO, da Battipaglia (provincia di Salerno), con uno dei capolavori del grande Eduardo De Filippo: “LE VOCI DI DENTRO”, con la regia di Gerry Petrosino.
“Parlare è inutile, perché l’umanità è sorda”. È forse, più di ogni altra, la frase che riesce a racchiudere il senso profondo di questa straordinaria Opera di Eduardo. “Le voci di dentro” è una commedia colma di sfumature, intensa e incredibilmente attuale. Le atmosfere Pirandelliane, di cui il testo è già profondamente intriso, sono state lo spunto dal quale è partita l’idea registica, che si è tradotta in una messa in scena realistica ma surreale al tempo stesso. Le alternanze tra “il dentro e “il fuori” creano un velo di sottile inquietudine e ambiguità che attraversa gli ambienti così come i personaggi, rappresentando non sono solo uno spazio fisico, ma uno spazio dell’anima”.
Venerdì 5, invece, la Compagnia PENTA TEATRO, di Pistoia, proporrà un lavoro molto particolare su Peppino Impastato, dal titolo “IL RIBELLE. PEPPINO IMPASTATO”, scritto e diretto da Giovanni Gentile. Visti i contenuti e la testimonianza importantissima che porta, soprattutto ai giovani, sul tema della legalità, è lo spettacolo che è stato scelto per la replica dedicata agli studenti, che avrà luogo sempre venerdì 5 dicembre, ma al mattino.
“Grazie a lunghi colloqui e alla profonda amicizia nata tra la Compagnia e la famiglia Impastato, Giovanni Gentile scrive di aneddoti sconosciuti che, attraverso la brillante interpretazione di Gaia Perretta, trasmettono allo spettatore i sapori della Sicilia degli anni ’70 e la profondità della vita di Peppino Impastato. Gaia Perretta recita e canta di un uomo che ha dedicato la vita con coraggio alla verità e alla giustizia. Un uomo che rimarrà per sempre nel cuore degli spettatori”.
Chiuderà il Concorso un altro spettacolo di impegno sociale. La Compagnia LE COLONNE, di Sezze (provincia di Latina), porterà in scena “55 GIORNI”, anche questo un lavoro molto particolare, che esplorerà alcuni lati meno conosciuti della vicenda del rapimento di Aldo Moro.
“Il racconto drammatizzato dei 55 giorni che trascorsero tra il 16 marzo 1978 (quando Aldo Moro fu rapito e gli uomini della sua scorta uccisi) e il 9 maggio 1978 (quando il suo cadavere venne ritrovato). Lo spettacolo non si limita a raccontare i fatti, ma solleva un velo su misteri e depistaggi. La scenografia, costituita di cubi che gli attori spostano a vista, descrive le sensazioni e i luoghi della vicenda. Sulla scena, soltanto tre colori: bianco, nero e rosso”.