LA STORIA

Gabriele Pino è il disegnatore della Banda dei fuoriclasse

Cigliano e Moncrivello sono onorate di essere i due paesi che è cresciuto il giovane illustratore che da qualche settimana è entrato nella «grande famiglia Rai» come lui stesso la definisce.

Gabriele Pino è il disegnatore della Banda dei  fuoriclasse
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Cigliano e Moncrivello sono onorate di essere i due paesi che hanno visto crescere Gabriele Pino, il giovane illustratore che da qualche settimana è entrato nella «grande famiglia Rai» come lui stesso la definisce. E’ l’illustratore scelto per il programma educativo «La banda dei fuoriclasse» di Rai Gulp.

Gabriele Pino nella Banda dei fuoriclasse

Cigliano e Moncrivello sono onorate di essere i due paesi che hanno visto crescere Gabriele Pino, il giovane illustratore che da qualche settimana è entrato nella «grande famiglia Rai» come lui stesso la definisce. E’ l’illustratore scelto per il programma educativo «La banda dei fuoriclasse» di Rai Gulp.

La scuola in tivù al tempo del virus

«Si tratta di un programma che la Rai ha realizzato in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione per offrire un programma educativo a bambini e ragazzi in questo periodo di emergenza sanitaria – racconta Pino – Dunque è nato in pochissime settimane, se non ci fossimo trovati in questa situazione sicuramente non sarebbe stato necessario prevedere questo tipo di format televisivo.
La mia collaborazione con Rai è arrivata inaspettatamente. Infatti, Federico Taddia, mi ha contattato telefonicamente proponendomi il posto. Conosceva già il mio lavoro. Ho accettato. Per me è certamente una grande occasione anche se, ancora oggi, non riesco a realizzare di esser entrato nel mondo della tv. Per me è la prima volta in assoluto».

Il programma

Una grande opportunità per Pino il cui ruolo, all’interno del programma, è quello di creare le mappe concettuali di quello che stanno spiegando. Un lavoro che svolge in diretta, nulla di preparato da casa.
«Le puntate sono in diretta e vengono girate negli studi di via Verdi a Torino – racconta emozionato il giovane – Per me è un sogno che si avvera perché lì sono state girate le grandi trasmissioni che io guardavo da piccino. Il mio compito è quello di costruire le mappe concettuali disegnate, possiamo definirle un grande riassunto disegnato. È un aiuto per i ragazzi che a casa devono imparare. E come se io prendessi appunti disegnati per loro e poi loro si costruiscono la loro mappa concettuale. Trovo che disegnare in diretta, senza nulla di preparato, renda tutto ancora più bello, più emozionante: mi metto nei panni dei ragazzi e procedo. Lo stile non è clinico e ordinato, ci sono segni, errori. E’ il più fresco possibile. Non può essere una cosa fredda, pensata al millimetro. Per me è divertente, stimolante. Lo stile che utilizzo è molto simile a quello dei miei altri lavori, uso tanto la linea, la china, la matita. E’ una trasmissione divulgativa, un servizio didattico che ha dato subito risposte positive e che è riuscito ad unire tre generazioni: i bimbi, i genitori e i nonni. Non è solo intrattenimento becero come quello al quale ormai siamo abituati.
Per quanto riguarda il mondo Rai io lo adoro. Mi trovo bene, il conduttore Mario Acampa è perfetto per questo programma, mi coinvolge e grazie a lui mi sento sicuro. Sono stato sin da subito ben accolto. E’ un team eccezionale, ascoltano i miei pareri e non mi hanno mai fatto sentire l’ultimo arrivato».
Pino in questi giorni ha ricevuto messaggi da parte di bimbi e insegnanti, ma anche genitori. Tutti che promuovono il programma. Messaggi che lo incoraggiano a proseguire anche su questa strada.

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