I nostri anziani si raccontano, Daria Ricca e Domenico Dassetto tra musica e balli
Si sono sposati a maggio del 1950 quindi un legame il loro che dura da oltre 70 anni.
Daria Ricca e Domenico Dassetto sono «due ragazzi» di 90 e 94 anni. Si sono sposati a maggio del 1950 quindi un legame il loro che dura da oltre 70 anni.
Daria e Domenico, un grande amore
Daria Ricca e Domenico Dassetto sono «due ragazzi» di 90 e 94 anni. Si sono sposati a maggio del 1950 quindi un legame il loro che dura da oltre 70 anni.
«Domenico è il mio primo e unico amore e l’ho sposato - Ci siamo conosciuti che io avevo 14 anni e Domenico 18 - dice sorridendo Daria - Perché un rapporto duri nel tempo c’è bisogno di comprensione da entrambe le parti, bisogna sopportare e supportarsi». «Ci siamo sposati giovanissimi - afferma Domenico - io avevo 23 anni e lei solamente 19. Siamo nati a Brandizzo e abbiamo sempre vissuto qui. Io lavoravo alla Grandi Motori di Torino. Ricordo che appena finita la guerra c’erano solo due treni in tutto il giorno che andavano a Torino e così si viaggiava, molto spesso, sul predellino del treno (questi mezzi circolavano a velocità molto moderata) visto il numero elevato di persone che viaggiava. Ho anche raggiunto il posto di lavoro in bici».
La loro vita
Daria, rimasta orfana di mamma a 16 anni, ha lavorato a Torino, alla Sarpa di Brandizzo e poi per molti anni nel negozio di merceria di sua zia davanti al Municipio. «Quando molti anni dopo la Sarpa chiuse i battenti e io mi trovavo a passare di là, mi ritrovavo davanti ad un edificio trasformato rispetto a quando era una fabbrica e non nascondo che mi faceva molto effetto la cosa. Lì infatti ci lavoravano molte donne di Brandizzo e sono nate molte amicizie». Daria ha però un rimpianto: «Quando mi sono sposata io ho indossato un tailleur blu perché mia zia mi aveva detto che lo avrei potuto riutilizzare anche dopo le nozze, cosa invece che non sarebbe potuto accadere con il classico abito bianco, lungo da cerimonia. Posso dire però che il desiderio di indossare quell’abito da sposa mi è sempre rimasto».
Daria e Domenico hanno due figli, Walter il maggiore e Danilo di 11 anni più giovane. Hanno inoltre tre nipoti: Diego, Luca ed Elisa e due pronipoti: Gregorio e Allegra (figli di Diego).
Quando chiediamo a Daria come trascorreva le sue giornate a Brandizzo da ragazza e com’è cambiato il paese, lei sostiene: «Andavamo con 4 o 5 amiche lì nel verde dove oggi sorge il ristorante La Pineta e cantavamo e magari quando passava qualcuno in bici si scambiava una battuta e si rideva. Il paese è cambiato molto nel tempo. Prima si era tutti amici. Non si chiudeva la porta di casa perchè ci sentivamo al sicuro. C’era tanta musica e con poco si creava un clima di allegria e si attendevano le feste per poter ballare. Poi si andava in una sala in via Matteotti dove era possibile ballare».
Domenico invece è un grande tifoso granata come il figlio Danilo mentre Walter tifa Juve e non mancano mai di commentare insieme gli esiti delle partite di calcio.
La vera passione era la musica
«Ho sempre amato giocare a bocce, a carte con gli amici, ma la vera passione è stata la musica.
Infatti, facevo parte del complesso “I Granada” e con questo gruppo di amici ho fatto tante veglie e si andava molto spesso in giro per suonare e animare gli eventi e quando era possibile mi seguiva anche mia moglie.
Ho suonato 40 anni con questo gruppo - dice Domenico - adesso sono rimasto solo io del gruppo. Per me era una vera passione e in quegli anni una delle cantanti che più mi piaceva era Orietta Berti».
Sorridono entrambi nel ricordare gli anni della gioventù e ci diamo appuntamento tra dieci anni.