Ecco «Il muro di Berlino»

Marco Cazzamani ha conquistato i social e le chat di tutta Chivasso

Con il suo singolo ha un messaggio da lanciare: «A nessuna differenza deve essere data la capacità di separare».

Marco Cazzamani ha conquistato i social e le chat di tutta Chivasso
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Diciotto anni e un messaggio da trasmettere: la diversità non può essere fonte di separazione.
Marco Cazzamani, in arte Kazza, ha conquistato i social e le chat di tutta Chivasso che nei giorni passati hanno visto rimbalzare il suo primo video musicale con protagonisti due volti noti della città, il papà Carlo Cazzamani e il migliore amico Mario Feraru.

Marco Cazzamani ha conquistato i social

«Il muro di Berlino» è il primo singolo edito da Kazza che ne è voce, musica e regista del video: «La canzone è uscita il 6 novembre ma è in realtà un lavoro scritto due anni fa partendo dal ritornello e allargando poi il testo fino a completarlo nella versione finale. Ho aspettato tanto prima di pubblicarlo perché volevo avere un background adeguato tale da presentare un lavoro ben fatto, seppur con un budget limitato. Da qui è nata l'esigenza di studiare e impegnarmi per realizzare tutti i passaggi da solo e coinvolgendo i miei affetti più cari tra cui Mario, che oltre ad essere il mio migliore amico è anche disabile: sono molto sensibile al tema della diversità e la canzone punta proprio a sensibilizzare gli ascoltatori sul fatto che a nessuna differenza deve essere data la capacità di separare. Nel mio piccolo ho sempre cercato di differenziarmi dalla massa e dai contesti poco variegati in cui non mi sono mai ritrovato. Al contrario, ho avuto spesso esperienza della diversità: Mario con la sua disabilità e mio fratello Pietro con un trascorso travagliato alle spalle sono la mia fonte di ispirazione, loro mi hanno insegnato tanto e convinto di come le differenze e le difficoltà possano essere al contempo anche una ricchezza e una risorsa».

Ha voglia di raccontate...

Marco, che vive a Castelrosso e frequenta le scuole superiori a Torino, compone da due anni seguendo l'istinto e la voglia di raccontare ciò che ha da dire in quel momento ma la sua storia musicale inizia di fatto molti anni fa.
«Ho iniziato a suonare la chitarra da bambino in una scuola di musica di Saluggia e ho continuato poi prendendo lezioni private con Gabriele Cortese. Ai video e alla registrazione mi sono avvicinato negli ultimi anni: prima per caso aiutando mio fratello e da lì, scoperta una nuova passione, ho lavorato e approfondito le mie conoscenze per far sì che il lavoro finale potesse darmi l'occasione di esprimermi al meglio».

I progetti futuri

Tanti i progetti per il futuro: «Mi piacerebbe lavorare in ambito artistico ed esprimere me stesso e il mio messaggio tramite varie forme artistiche ma vorrei anche continuare ad imparare cose nuove, crescere senza pormi limiti e col solo obiettivo di descrivere al meglio le mie emozioni e la realtà che mi circonda. Il sogno nel cassetto? Arrivare un giorno a produrre un film da regista».

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