L’Assessorato alla Cultura del Comune di Saluggia presenta “Sei sguardi, sei mondi”, una mostra collettiva che riunisce sei autrici e autori accomunati dalla fotografia come linguaggio di racconto, memoria e relazione col territorio. Sei serie, sei approcci, un unico filo: lo sguardo personale che si fa narrazione.
Sei sguardi e sei mondi, si inaugura la mostra
Il titolo “Sei sguardi, sei mondi” rispecchia sei pratiche visive complementari—reportage, architettura, danza, paesaggio, still life, naturalistica—che offrono al visitatore un percorso unitario tra memoria, forma e ambiente. Le immagini in bianco e nero e a colori dialogano con lo spazio suggestivo dell’ex Chiesa di San Francesco, trasformandolo in una “camera chiara” collettiva. La mostra sarà inaugurata sabato 18 ottobre alle 18.
I lavori in mostra
Sei autrici e autori compongono un unico racconto corale, ciascuno con un lessico diverso. Marco Bosco apre il percorso con “1000 Miglia”, dove il bianco e nero trasforma la storica competizione automobilistica in un rito collettivo: la memoria corre tra carrozzerie d’epoca, piazze e sguardi. Elisabetta Carenzo, con “Memoriale Brion”, porta la sensibilità dell’autrice nello spazio costruito: l’architettura non è sfondo, ma protagonista emotiva, luogo in cui l’uomo entra e lascia traccia. Giuseppina Francesio prosegue con “Il respiro della danza”: la fotografia come urgenza espressiva diventa corpo, luce e tempo, un gesto che affiora dall’ombra e si fa linguaggio.
Lo sguardo si allarga poi al paesaggio con Federico Ranghino e “Il Canale Cavour”: un’indagine sul territorio, eredità di una ricerca che unisce storia idraulica, coscienza ambientale e responsabilità dello sguardo. Il quotidiano torna protagonista con Giuliana Rossi in “Buon appetito”: una natura morta contemporanea che invita a rallentare, a riconoscere nelle cose di ogni giorno una voce capace di evocare memoria e convivialità. Chiude il percorso Maurizio Varese con “Natura in posa”: l’esperienza del naturalista e socio LIPU, si traduce in incontri ravvicinati con il mondo animale, dove attenzione etica e precisione tecnica raccontano la resilienza della vita selvatica.
Gli autori
Le opere esposte saranno di:
- Marco BOSCO: Fotoamatore di Vercelli, esplora l’arte visiva da oltre 50 anni. Si dedica alla fotografia in bianco e nero e agli audiovisivi fotografici, sviluppando una specifica passione per le narrazioni visive. Membro attivo della FIAF (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche), promuove la cultura fotografica con dedizione e competenza.
- Elisabetta CARENZO: Ama dipingere, disegnare e fotografare. Da sempre affascinata e emozionata dall’architettura, si dedica a catturare attimi in cui l’uomo interagisce con essa, raccontandone l’intreccio unico tra spazio e vita.
- Giuseppina FRANCESIO: Per lei la fotografia è passione. Ama tradurre i suoi pensieri e le sue emozioni in immagini, utilizzando la fotografia come un linguaggio universale: esprimersi attraverso questo mezzo è quasi un bisogno, un modo essenziale per comunicare ciò che sente e vive.
- Federico RANGHINO: Concentra la sua ricerca sul paesaggio e sulle trasformazioni del territorio. Dopo il progetto “Alla Scoperta del Canale Cavour”, ha approfondito i temi della conservazione ambientale con “La Baraggia di Candelo”. La sua fotografia si propone come strumento di consapevolezza e riflessione sul rapporto con il territorio.
- Giuliana ROSSI: La fotografia è sempre stata il filo sottile che ha intrecciato le sue giornate: a volte un sussurro lontano, altre una voce forte e indispensabile: cerca di fermare un’emozione, di darle un volto, una forma, e di raccontare ciò che spesso sfugge allo sguardo distratto. Per lei, ogni scatto è un dialogo silenzioso con il mondo e con se stessa.
- Maurizio VARESE: La passione per la fotografia nasce durante i viaggi, spingendolo a immortalare momenti felici. Dopo un corso in un circolo fotografico, evolve la tecnica, concentrandosi sulla fotografia naturalistica e macro. Socio LIPU, ammira la resilienza della natura, osservando animali e paesaggi nel loro ciclo stagionale.