Sabato scorso, a Verolengo, la sala che ospita la mostra dedicata ai fratelli Augero è stata teatro di un evento culturale di grande rilevanza: la presentazione del nuovo libro dello storico Fabrizio Spegis, «Spiritualità ed enti religiosi a Verolengo nei secoli».
Un tuffo nella storia con il nuovo libro di Spegis
L’evento, che ha visto anche la partecipazione di molti amministratori comunali dei paesi limitrofi, ha attirato un pubblico numerosissimo.
Ad aprire l’incontro nell’ex Sala del Consiglio Comunale è stato il sindaco di Verolengo, Rosanna Giachello, che ha sottolineato l’importanza di manifestazioni che mettano in risalto le peculiarità del paese.
«Abbiamo cercato di creare un programma particolarmente nutrito perché Verolengo ha molto da offrire», ha detto il sindaco. Ha poi rivelato come il libro di Spegis sia nato da una sua proposta, volta a collegare le celebrazioni dell’anno a un’opera storica.
“Quaderno verolenghese”
Si tratta del tredicesimo «Quaderno verolenghese», un progetto iniziato nel lontano 1986. Il sindaco ha espresso la sua speranza che questo sia solo uno dei tanti futuri contributi letterari sulla storia locale. Il sindaco ha ringraziato tutto il personale del Comune, tra cui l’assessore Roberto Cattozzi, i delegati Mario Defilippi e Luca Fusaro e il promotore del comitato «Progetto Verolengo Futura» Piero Rosa, oltre al comandante della polizia locale Franco Lomater per l’organizzazione, l’ufficio tecnico con la sua responsabile Alessandra Fardin e tutto il personale tra cui i cantonieri, il responsabile dell’ufficio cultura Gianmarco Bertone e, naturalmente, il professor Spegis.
Il 90° Congresso Eucaristico Diocesano del 1935
Dopo l’introduzione, la parola è passata a Spegis, che ha saputo incantare il pubblico con le sue parole. Il libro, come ha spiegato, nasce dalla volontà dell’amministrazione di commemorare il 90° Congresso Eucaristico Diocesano, un evento di grande portata tenutosi nel 1935, a cui aveva partecipato anche la nonna dello storico.
Spegis ha svelato di aver trovato una documentazione ricchissima e inaspettata negli archivi parrocchiali e, soprattutto, in quelli comunali, che gli hanno permesso di ricostruire il grande entusiasmo e la partecipazione di circa trentamila persone. Un’affluenza tale da richiedere l’attivazione di treni speciali e modifiche alla viabilità.
«Questo libro è nato per volontà dell’amministrazione che ha voluto sottolineare questo evento che si era tenuto 90 anni fa, nel 1935. Mia nonna aveva partecipato e me l’ha raccontato», ha detto Spegis.
Cinque studi di carattere religioso
Il libro raccoglie cinque studi a carattere religioso, tra cui appunto quello sul Congresso Eucaristico del 1935, che evidenzia il grande impatto civile e l’impegno del parroco dell’epoca.
E ancora un’analisi del cimitero di Verolengo, luogo di memoria e continuità, e del suo monumento ai Caduti, con un particolare riferimento alla tomba della famiglia Augero, sepolta nell’area sud-est.
Il sindaco ha colto l’occasione per annunciare l’intenzione dell’amministrazione di restaurare la tomba e il monumento ai Caduti, in collaborazione con Tania Reano.
Il testo prosegue con un approfondito studio sugli artisti che hanno decorato le chiese di Verolengo, come la chiesa di San Michele e l’antica Santissima Trinità, un esempio di architettura barocca.
Infine, l’affascinante storia della Commenda di San Giovanni Battista, un ente religioso di origine medievale con centro a Verolengo e cinque dipendenze nei Comuni di Chivasso, Livorno Ferraris, Volpiano, Trino e Bianzè.
Spegis ha spiegato che, nonostante la chiesa in stile romanico non esista più, la sua planimetria e alcuni resti sono ancora visibili nell’architettura circostante.
Il pomeriggio si è concluso con le parole di Giachello rivolte all’autore: «Non annoia mai nessuno, rende tutto molto interessante. È proprio bravo».