Ambientalisti sulla centrale: "Posti di lavoro si ma se sono sicuri"

La risposta del Comitato al vicesindaco Martin.

Ambientalisti sulla centrale: "Posti di lavoro si ma se sono sicuri"
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Ambientalisti sulla centrale: "Posti di lavoro si ma se sono sicuri". Sono queste le parole del Comitato dopo il "No" del Consiglio all'impianto proposto dalla Ferplant a Rondissone.

Ambientalisti sulla centrale

Il Consiglio comunale di Rondissone ha deciso, dopo una lunga attesa da parte del paese, di opporsi alla realizzazione della centrale biogas. Una decisione non condivisa solamente dal consigliere di minoranza nonché presidente della commissione Ambiente Davide Cambursano. Ma nonostante la decisione della maggioranza, senza nessun escluso, il Comitato ambientalista, o meglio uno dei suoi componenti, attacca Maurizio Martin.

La parole di Baraldo

A prendere la parola, infatti, è Luigi Baraldo che spiega:

«Durante il consiglio comunale del 26 luglio il vicesindaco Maurizio Martin ha fatto insinuazioni esplicite squallide e miserevoli riguardo l’attività del comitato. Martin, infatti, ha detto che il Comitato, essendo composto da persone che hanno raggiunto la meritata pensione o ancora fortunatamente in attività lavorativa, secondo il suo pensiero, non si interessano di chi è in cerca di lavoro. Parlava dei molti giovani disoccupati che con l’arrivo di questa centrale avrebbero avuto un’opportunità lavorativa, cioè quella di trovare un lavoro attraverso la Ferplant. Secondo lui, infatti, il Comitato pensa egoisticamente solo a turbare l’evolversi naturale dei progetti. Tali affermazioni sono diffamatorie, gratuite e gravi perché pronunciate da un politico in un contesto pubblico. I membri del Comitato sono preoccupati come tanti italiani della crisi di occupazione che persiste sul nostro territorio. Come a Rondissone. Noi non accettiamo né ora né mai che il lavoro sia sottoposto al ricatto. Che si debba essere obbligati ad accettare il posto di lavoro in cambio di rischi per la propria salute o di integrità ambientale. Se questi due fattori, dunque, non sono rispettati non può esistere un posto di lavoro per noi».

"Nessun grazie"

«Dunque, una parte del comitato non intende ringraziare l’Amministrazione comunale perché la ritiene responsabile della situazione creatasi dopo che fu dato parere favorevole all’impianto il 23 novembre 2015. Un parere che ha innescato tutti i problemi succedutisi fino a oggi. Inoltre, occorre ricordare che il nostro impegno non ci riporta guadagni economici, ma solo perdita di tempo e frustrazioni per aver a che fare con questi personaggi. Queste parole avremmo preferito dirle faccia a faccia a Martin ma lui preferisce dirle in Consiglio comunale tanto sa che nessuno può replicare alle sue affermazioni facendosi scudo del regolamento comunale. Ma Martin così dimostra il suo molto coraggio».

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