Cnh Industrial: confermati il piano industriale e gli esuberi

La Fiom Cgil chiede urgentemente l'incontro al Mise, sono previste nuove manifestazioni davanti ai cancelli.

Cnh Industrial: confermati il piano industriale e gli esuberi
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Cnh Industrial: confermati il piano industriale e gli esuberi. La Fiom Cgil chiede urgentemente l'incontro al Mise, sono previste nuove manifestazioni davanti ai cancelli.

Cnh Industrial

Un nuovo incontro, ieri, tra i vertici dell'azienda e il tavolo sindacale ha confermato il piano industriale presentato lo scorso 1 ottobre all'Unione Industriale. Una riunione che non ha sancito alcune novità rispetto a quelle già annunciate precedentemente, confermando quindi la chiusura dello stabilimento di Pregnana Milanese e la trasformazione in polo logistico 4.0 di quello di San Mauro con la cessazione dell'attività produttiva ad aprile 2020.

Il piano Transformation 2 Win

Si chiama “Transformation 2 Win” il piano industriale di CNHi sugli stabilimenti Power Train e Construction Equipment. Il primo incontro ha visto la presenza al tavolo, oltre che delle relazioni industriali, anche dell’ingegnere Annalisa Stupenengo, amministratore delegato della FPT Industrial. CNHi ha illustrato e ribadito gli elementi del piano ma non ha aperto ad alcuna novità sulle soluzioni produttive e occupazionali per i lavoratori degli stabilimenti interessati. In particolare per Pregnana Milanese CNHi ha confermato la volontà di chiudere lo stabilimento e di trasferire le attività a Torino. L'operazione coinvolge 260 lavoratori a cui vanno aggiunti i lavoratori dell’indotto.
L’amministratore delegato ha, poi, confermato le decisioni su Foggia e Torino con la riorganizzazione delle produzioni e gli spostamenti di prodotti e investimenti sulla transizione ecologica dei motori. Ma questa scelta non garantisce la certezza dell’occupazione per tutti i lavoratori perché troppe sono le variabili a partire dal mercato. 

La situazione sanmaurese

Nel pomeriggio di ieri si è svolto l’incontro con l’amministratore delegato di Construction Equipment Carl Gustaf Goransson che ha ribadito la cessazione della produzione su San Mauro e la trasformazione in polo logistico. Ad oggi, però, non è chiaro se la piattaforma logistica servirà a CNHi e Iveco PWT dopo lo spin off, e comunque la riconversione non garantirebbe l’occupazione. Mentre su Lecce rimarrebbero la totalità degli occupati. 

Una situazione che desta particolare preoccupazione sia tra i lavoratori, sia per l'Amministrazione comunale di San Mauro, il cui sindaco Marco Bongiovanni venerdì scorso ha partecipato al picchetto davanti allo stabilimento di Pescarito.

Il commento della Fiom

La Fiom ha ribadito che è indispensabile che si avvii il tavolo negoziale al Mise. Michele De Palma, segretario nazionale della Fiom-Cgil e responsabile automotive, commenta:

"È necessario trovare una soluzione industriale che garantisca l’occupazione per tutti i lavoratori e i siti produttivi. La strategia aziendale di migliorare i risultati di redditività deve garantire gli investimenti necessari per l’innovazione e la riorganizzazione delle produzioni in tutti gli stabilimenti. La mobilitazione e l’informazione della Fiom proseguirà in tutti in tutti i siti di CNHi”. 

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