Crisi LivaNova, chiesto tavolo di crisi e tutela dei lavoratori

La proposta del Pd alla Regione Piemonte.

Crisi LivaNova, chiesto tavolo di crisi e tutela dei lavoratori
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Crisi LivaNova di Saluggia. Avetta, Bobba e Pentenero: “Si apra un tavolo di crisi e si tutelino lavoratori e una produzione di alta qualità tecnologica”.

Crisi LivaNova

Il management di LivaNova mercoledì 20 novembre, ha comunicato l’apertura di una procedura collettiva per 83 posizioni a Saluggia nell’ambito della ristrutturazione dell’azienda. In base a questo piano, la struttura di LivaNova a Saluggia, sarà dedicata alla ricerca e sviluppo e alla produzione di valvole cardiache meccaniche, anelli per annuloplastica, accessori e stent Nitinol. La produzione di valvole cardiache biologiche di LivaNova sarà concentrata nello stabilimento aziendale di Vancouver, Canada.

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Il Pd alla Regione

“Lunedì depositerò un Question time per chiedere se e quando l’assessore regionale al Lavoro, Elena Chiorino, intenda convocare il tavolo di crisi sulla LivaNova, e per sapere quali strumenti pensa di mettere a disposizione la Regione Piemonte, affinché l’azienda modifichi le proprie decisioni e addivenga a un nuovo piano aziendale volto a tutelare i lavoratori e la produzione in Piemonte”: così dichiara il consigliere regionale Alberto Avetta (Partito democratico), a seguito dell’annuncio dell’azienda LivaNova, del comprensorio Sorin di Saluggia, di spostare in Canada la produzione di valvole cardiache, con il conseguente esubero di 83 dipendenti.

“La notizia, di per sé grave, getta un cono d’ombra e preoccupazione circa le sorti dell’intero comprensorio Sorin di Saluggia, nel quale oggi lavorano oltre 1500 persone – spiega il consigliere regionale Alberto Avetta – una scelta peraltro non legata ad una reale sofferenza aziendale  ma che rischia di colpire sotto il profilo occupazionale soprattutto le zone del chivassese e basso vercellese. Si tratta di posti di lavoro di alta qualità in un settore di avanguardia come quello biomedico,  quindi risulta ancor più importante per il Piemonte non perdere questa produzione”.

“È inaccettabile che l’azienda delocalizzi la produzione di maggior valore aggiunto, quella delle valvole cardiache biologiche, compromettendo così il futuro del sito industriale di Sorin – aggiungono Gianna Pentenero, ex assessore regionale al Lavoro, e Luigi Bobba, già Sottosegretario al Lavoro -  La Regione convochi immediatamente un tavolo di crisi con i sindacati e i titolari dell’azienda LivaNova, in modo da valutare le alternative ad una decisione così pesante per il futuro immediato di 83 lavoratrici e lavoratori, nonché per lo sviluppo futuro della stesso stabilimento. Il distretto industriale biomedicale del sito Sorin di Saluggia è il più importante insediamento produttivo dell’area vercellese e chivassese. Una decisione di questo genere rischia di indebolire uno dei pochi settori ancora trainanti dell’occupazione e competitivi nel mercato globale. Ringraziamo il consigliere Alberto Avetta per l’iniziativa e ci auguriamo che presto l’assessore Chiorino si attivi per convocare le parti”.

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