Crisi Martor, il mondo della politica si mobilità

La politica al fianco dei 117 dipendenti che rischiano il posto. 

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Un’altra azienda del Chivassese è in crisi. E la Martor di Brandizzo che opera nel campo delle automotive. La politica al fianco dei 117 dipendenti che rischiano il posto.

Crisi Martor

Un’altra azienda del Chivassese è in crisi. E la Martor di Brandizzo che opera nel campo delle automotive. Al suo interno oggi lavorano 117 dipendenti che confezionano componentistica auto. E’ stata proprio l’azienda a comunicare di aver depositato presso il Tribunale di Ivrea la domanda di concordato in continuità, ma con l’intenzione di cessare l’attività.

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L'intervento del Pd locale

Il Circolo Primo Maggio del Pd di Brandizzo e il Gruppo consiliare PD per Brandizzo intervengono:

"La crisi della Martor di Brandizzo riflette una situazione di più ampia difficoltà del comparto industriale piemontese e non solo, determinato sia dal calo della domanda e dall’insufficienza degli  investimenti, ma anche dalle politiche industriali di delocalizzazione da tempo avviate. Infatti, la Martor apre circa due anni fa impianti in Polonia, produce a costi inferiori, abbassa la produzione a Brandizzo (dove vende agli stessi costi del prodotto polacco, quindi in perdita), determina l’avvio degli ammortizzatori sociali, in particolare oggi con contratti di solidarietà, e infine decide di liquidare gli impianti italiani, ma non certo, per quanto ne sappiamo, quelli all’estero. Dunque, anche in questo caso una delocalizzazione in un contesto di globalizzazione produttiva ed economica che non trova regolamentazioni sovranazionali e una precarietà sempre più accentuata del lavoro, coperto solo e parzialmente da istituti di solidarietà con il contributo innanzitutto dei lavoratori e poi con i fondi nazionali come la cassa integrazione. Il potenziale acquirente emiliano romagnolo sembra intenzionato ad assorbire solo un particolare ramo d’azienda (peraltro solo in affitto, con il timore che prima o poi accentri la produzione presso i propri stabilimenti), per circa 40/45 lavoratori, venendo a scadere per gli altri circa 70 dipendenti qualsiasi forma di salvaguardia, poichè al momento anche un’ipotetica cassa integrazione in deroga non risulta coperta da finanziamenti statali. I lavoratori chiedono che l’intervento dell’imprenditore italiano riguardi l’intero contesto produttivo, anche con forme specifiche oggi previste dalla normativa, quale la costituzione di un nuovo assetto societario (newco) che permetta di attivare maggiori forme di garanzia per i lavoratori. Il PD di Brandizzo è a fianco dei lavoratori e delle loro rivendicazioni e si rende disponibile a sostenerle secondo le richieste che i dipendenti della Martor vorranno farci. Per la tutela del lavoro, per noi elemento fondamentale della coesione sociale, e di una storia imprenditoriale importante per la nostra comunità".

La Regione presente allo sciopero

Proprio oggi, domenica 22 dicembre, al fianco dei lavoratori che continuano a scioperare di fronte ai cancelli dell'azienda ci sono due rappresentanti della Regione Piemonte, Gianluca Gavazza e Marco Grimaldi. Sono loro a confermare che domani, lunedì 23 dicembre si  discuterà la questione in Consiglio regionale e che sarà proposta una question time per il 7 gennaio. Intanto domani mattina sarà presente allo sciopero anche Gianna Pentenero, ex assessore.

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