A Beinasco

"Le Fornaci" si è rifatto il look: pronto il restyling del Centro Commerciale

Architettura di qualità, funzionalità e dialogo col territorio, un nuovo punto di inizio e di riferimento.

"Le Fornaci" si è rifatto il look: pronto il restyling del Centro Commerciale
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Inaugura il restyling del Centro Commerciale "Le Fornaci" di Beinasco.

Restyling del Centro Commerciale "Le Fornaci"

Il progetto nasce dall’esigenza di modernizzare l’immagine del centro commerciale decisamente ancorata all’aspetto delle prime strutture della fine degli anni ‘80 sorte a Torino e dall’idea che “Per rinnovare è necessario ripartire da un’identità originaria”.

Il Restyling de “Le Fornaci” è sicuramente un’occasione che suscita grande interesse proprio perché è stata attuata su un complesso già esistente e commercialmente storicizzato sul territorio, ma che aveva comunque bisogno di rinnovarsi e di ritrovare un nuovo dialogo con la sua clientela storica, ma anche con quella futura.

Questo progetto di restyling ha l’ambizione di rappresentare un nuovo punto di inizio e di riferimento, per la sua realizzazione è stato scelto lo studio di architettura e design di Torino MAAS Metropolitan and Architectural Shapes, che attraverso un approccio trasversale, lavora ricercando nuove sperimentazioni funzionali che siano in costante equilibrio e dialogo con l’ambiente.

“Per LE FORNACI sono stati creati volumi architettonici semplici e riconoscibili, uniformando forme, materiali e colori, reinterpretando gli aspetti storici di “ipotetiche” preesistenze archeologiche alla luce della contemporaneità", dice Alfonso Carino architetto, socio fondatore MAAS

Il nuovo concept architettonico

Un’operazione che aspira ad una certa continuità con la storia delle fabbriche per la produzione di mattoni, attorno alle quali nacque e si sviluppò il borgo dove sorge appunto il centro commerciale.

Il rapporto tra lo stato in cui si trovava l’edificio e il nuovo concept architettonico applicato nel restyling è stato affrontato con una forte continuità materica, differenziando le forme, utilizzando le regole dell’“archeologia industriale”, in un dialogo tra passato e presente.

Un’ambientazione, insomma, dove la clientela possa ritrovarsi e riconoscersi attraverso uno spiccato senso di appartenenza al luogo che abbia il fascino evocativo di un tempo.

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