Luisella Fassino alla guida degli Ordini e Collegi Professionali
Per la prima volta una “quota rosa” guiderà l’organismo che riunisce tutte le professioni.
Luisella Fassino alla guida degli Ordini e Collegi Professionali della Provincia di Torino.
Luisella Fassino alla guida degli Ordini e Collegi Professionali
Si è tenuta mercoledì 3 marzo l’assemblea elettiva della Consulta degli Ordini e dei Collegi Professionali per il rinnovo del Presidente per il biennio 2021/2023.
Luisella Fassino (Ordine Consulenti del Lavoro) succede a Bruno Sparagna (Ordine Medici Veterinari). Per la prima volta una “quota rosa” guiderà l’organismo associativo che riunisce tutte le professioni amministrative, giuridiche, tecniche e sanitarie della provincia di Torino, organizzate in Ordini.
Cos'è la Consulta
La Consulta è un ente senza fine di lucro che opera a livello provinciale in conformità alle norme istitutive degli Ordini associati nel rispetto dell’autonomia di ciascuno e nella consapevolezza delle rispettive funzioni, al fine di coordinare la presenza istituzionale delle categorie professionali in considerazione dell’importanza del ruolo svolto dai professionisti nella vita economica e sociale del paese.
Chi ne fa parte
Confluiscono nella Consulta gli Ordini e i Collegi professionali degli Agronomi e Dottori Forestali, Architetti, Assistenti sociali, Avvocati, Biologi, Chimici, Consulenti del Lavoro, Dottori Commercialisti ed Esperti contabili, Farmacisti, Geometri, Giornalisti, Infermieri Ingegneri, Medici Chirurghi e Odontoiatri, Medici Veterinari, Notai, Ostetriche, Periti Agrari, Periti Industriali, Psicologi e Tecnici delle professioni sanitarie.
I professionisti in Italia
I professionisti in Italia sono 1,4 milioni, rappresentano il 6% degli occupati e contribuiscono al 12% del PIL nazionale. Anche negli anni in cui la crisi economica si è fatta maggiormente sentire, è stata l’unica categoria che ha continuato a crescere numericamente, rappresentando opportunità lavorativa a elevato valore culturale, alternativa alla fuga all’estero di giovani talenti, nella cui formazione la nostra società ha investito, ma a vantaggio di quei paesi in cui i giovani sono considerati una risorsa e non un problema.