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«Saldi, i tempi sono cambiati: servono proposte innovative»

Maria Luisa Coppa, presidente Ascom di Torino e Provincia parla di un andamento fin troppo tiepido

«Saldi, i tempi sono cambiati: servono proposte innovative»
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E’ già tempo di provare a fare un bilancio sui saldi. Abbiamo sentito la presidente Ascom di Torino e Provincia Maria Luisa Coppa.

Saldi, primo bilancio

«A quasi un mese dall’inizio i saldi estivi confermano l'andamento poco vivace registrato nei primi giorni. L'avvio della stagione stabilito di giovedì per quest’anno aveva fatto sperare in un incremento nel primo weekend e nei fine settimana successivi, ma questo non si è visto. Sono confermate anche le attese degli imprenditori associati ad Ascom, che a inizio luglio, a fronte di una spesa media prevista a livello nazionale di 213 euro per famiglia, stimavano una previsione di acquisto comunque inferiore allo scorso anno».

Perché le vendite scontate non hanno subito un notevole balzo in avanti?

«Di fatto non è il primo anno che si registra un andamento tiepido. La stagione dei saldi è un appuntamento importante per i negozianti, ma oggi non funziona più come un tempo. Quanto meno nella formula che conosciamo. I motivi sono molteplici: dalla contrazione dei consumi alla concorrenza sleale del web, dai pre saldi dilaganti fino ai fattori atmosferici. Banalmente il troppo caldo o il troppo freddo frenano l'acquisto.

E le notti bianche?

«Alcune associazioni Ascom stanno provando a dare un impulso agli acquisti organizzando le notti bianche con l’aiuto delle Amministrazioni comunali. Di questo ringraziamo.
Grazie anche all’Amministrazione di Chivasso, che ci supporta nelle nostre iniziative a favore delle imprese.
Tuttavia, è necessario fare di più. O, meglio, fare diversamente. Anche da parte dei negozianti stessi, che non si possono più permettere di essere soggetti passivi di un momento che dovrebbe invece valorizzarli».

La sua proposta?

«È ora di avviare una seria riflessione su come rendere nuovamente attraenti queste promozioni. Non basta più una bella vetrina con il cartello che indica il ribasso. È il momento di mettersi in gioco in prima persona con iniziative che coinvolgano la clientela, con azioni di comarketing e con proposte innovative».

Facciamo un esempio

«L'abbigliamento, che soffre più di ogni altro settore, ha in realtà tutte le carte in regola per fidelizzare la clientela dal momento che non vende solo un prodotto, ma anche un servizio importantissimo di consulenza, che è uno degli elementi che maggiormente distingue il settore del fashion torinese. I negozi di abbigliamento devono diventare loro stessi protagonisti attivi dei saldi».

Qualcuno propone anche di eliminare i saldi.

«Ritengo che sia troppo rischioso rinunciare ad un momento comunque atteso dai clienti. Piuttosto vanno ripensati, innovati e rilanciati. Ascom è a disposizione per avviare questo processo con le imprese, gli esperti del settore, le Amministrazioni comunali e tutti gli stakeholder».

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