Scuola al via, le date. Nidi: solo 1 bambino su 10 ha accesso VIDEO

Oggi, il Piemonte, mercoledì Veneto, giovedì Lombardia. Monito di Save the Children.

Scuola al via, le date. Nidi: solo 1 bambino su 10 ha accesso VIDEO
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Scuola al via, è la settimana decisiva. I primi sono stati gli scolari del Trentino, per i quali la campanella è suonata già giovedì scorso. Oggi, lunedì 9 settembre 2019, è toccato ai nostri studenti piemontesi, e fra due giorni, mercoledì 11, sarà la volta del Veneto. Per la Lombardia il gran giorno è giovedì, 12 settembre 2019, mentre gli studenti di Toscana e Liguria potranno riposare fino a lunedì 16 (ancor più relax per i pugliesi, gli ultimi a sedersi sui banchi mercoledì 18).

Ma sui nidi pubblici, ancora non ci siamo

Solo 1 bambino su 10 ha accesso all’asilo nido pubblico. E’ quanto emerge dal rapporto “Il miglior inizio: diseguaglianze e opportunità nei primi anni di vita” diffuso da Save the Children in occasione dell’inizio dell’anno scolastico.

Un quadro con profonde differenze a livello nazionale per l’accesso al nido. Sul fonte servizi integrativi aree, le più virtuose sono la Valle d’Aosta dove il 28% dei bambini frequenta il nido pubblico, e la Provincia autonoma di Trento con il 26%. Bene anche Emilia Romagna e Toscana. Fanalino di coda le regioni del Sud Italia come Calabria e Campania dove la copertura garantita dal servizio pubblico risulta quasi del tutto assente e solo il 2,6% dei bambini ha accesso al servizio pubblico.

Il monito di Save the Children

A subire le più gravi ripercussioni sono soprattutto i bambini provenienti da famiglie economicamente svantaggiate a causa dei costi elevati di accesso a nidi privati non convenzionati. Un quadro che diventa ancora più severo se si considerano le diseguaglianze cognitive che si sviluppano fra bambini che hanno avuto la possibilità di frequentare servizi integrativi e chi invece non ha potuto usufruire di alcun servizio a causa degli svantaggi socio-economici.

A pesare però non sono solo le differenze a livello nazionale sui servizi per la prima infanzia: l’Italia infatti ancora molto distante dagli obiettivi stabiliti dall’Unione Europea, che punta a garantire almeno al 33% dei bambini nei primi tre anni di età l’accesso a servizi per la prima infanzia.

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