CHIVASSO

Al Parco Mauriziano non sarà costruito nessun palazzo

Questo l'annuncio del gruppo Legambiente e degli ambientalisti che da anni lottano contro questo progetto. 

Al Parco Mauriziano non sarà costruito nessun palazzo
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"Al Parco Mauriziano non sarà costruito nessun palazzo". Questo l'annuncio del gruppo Legambiente e degli ambientalisti di Chivasso che da anni lottano contro questo progetto.

Al Parco Mauriziano non sarà costruito nessun palazzo

Mercoledì 12 marzo, il Consiglio di Stato ha pubblicato la sentenza con cui respinge i ricorsi del Comune di Chivasso e della Regione Piemonte che chiedevano di annullare la precedente sentenza del TAR del 2017, con cui il TAR aveva accolto le richieste di Legambiente con il sostegno di Pro Natura Torino e degli ambientalisti contro il PPE del cosiddetto “Progetto Mauriziano”.

Progetto bloccato

Una vittoria per Legambiente e gli ambientalisti di Chivasso che spiegano:

Questo significa che l’intervento edilizio ai confini del Parco, che prevedeva la realizzazione di svariati condomini di sette piani con una colata di 56.000 metri cubi di cemento, è stato definitivamente annullato e bloccato, perché ritenuto impattante e pericoloso sotto il profilo idrogeologico e ambientale. La sentenza del Consiglio di Stato rileva infatti che “La realizzazione di un’area non idonea sotto il profilo idrogeologico non comporta solamente conseguenze economiche negative, ma, soprattutto, rilevanti danni all’incolumità delle perso- ne e dell’ambiente”.
“Il Comune – prosegue – ha mantenuto la volumetria di cui all’originario progetto del PPE, giudicandolo con motivazioni eminentemente di natura economico- finanziaria che non possono certo ritenersi superiori agli interessi di tipo ambientale su cui la variante in oggetto va ad impattare... La variante, di notevole impatto urbanistico, ambientale e paesaggistico è stata approvata dunque senza che vi sia certezza che il progetto possa essere effettivamente realizzato in sicurezza, da tutti i punti di vista”.
Questa sentenza, quindi, mette la parola fine ad una vertenza durata dodici anni e rappresenta una preziosa vittoria per gli ambientalisti e per tutti i cittadini di Chivasso, perché dimostra che con l’impegno e la perseveranza si possono impedire interventi impattanti per l’ambiente e dannosi per la qualità della vita di tutti noi.
Dichiarando fin d’ora la nostra disponibilità al dialogo e alla collabo- razione, chiediamo al Comune di mettere al più presto in sicurezza tutta la zona, sia aggiornando il Piano Regolatore ormai invecchiato, sia recependo nel Piano Regolatore medesimo la Direttiva Alluvioni, in base agli studi che il Comune stesso ha già fatto fare.

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