CIGLIANO

Al secondo Consiglio... è già denuncia

Una sfilza di domande quelle sollevate da Marchetti che non hanno ricevuto risposta immediata dal sindaco

Al secondo Consiglio... è già denuncia
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La prima denuncia, alla Procura della Repubblica di Vercelli e al Prefetto, è già stata promessa. Dall’ex sindaco, oggi capogruppo d’opposizione Diego Marchetti all’attuale primo cittadino Giorgio Testore. Perché? Marchetti, infatti, ha presentato cinque emendamenti durante il secondo Consiglio comunale (quello di giovedì 27 giugno): «Alcune delle proposte inserite sono già iscritte nel DUP 2024-2026, nello specifico nel piano triennale delle opere pubbliche e altre, che pur non rientrando nel DUP, sono già in fase di attuazione, risulta incoerente l’inserimento delle stesse nelle linee programmatiche di questa nuova amministrazione.

Al secondo Consiglio... è già denuncia

Si richiede di eliminare dalle linee la costituzione di un unica consulta delle associazioni sportive, ricreative e culturali; realizzazione nell’area di via Farini di una piattaforma ecologica che consenta il conferimento di alcune tipologie di rifiuto; l’iniziativa pedibus; riqualificazione di via Fratelli Rosselli; ristrutturazione Campanile ed Ala». E a fronte della non approvazione degli emendamenti Marchetti ha sottolineato: «Ricordo che l’articolo 5 punto 1 il consigliere comunale è responsabile personale dei voti espressi visto che quello che è stato votato è un’incongruenza e ritengo un falso l’inserimento di alcune voci».

Ma non finisce qui perché sempre Marchetti ha presentato due interrogazioni, una rivolta all’assessore esterno Elisabetta Rossi e l’altra invece al sindaco. A Rossi ha chiesto la valutazione economica del programma elettorale, il cronoprogramma quinquennale di realizzazione dello stesso e come si intende superare il vincolo assunzionale per permettere l’assunzione di nuovo personale. A Testore invece ha fatto domande specifiche sulle linee programmatiche. Così come si è riservato di rispondere in maniera scritta alle domande sollevate da Bruna Filippi e Giulia Caiazza del gruppo Innovazione e tradizione per Cigliano. E nemmeno a quelle di Stefano Bobba di RinnoviAmo Cigliano.

Un punto che passa solamente con i voti favorevoli della maggioranza perché le opposizioni, non avendo avuto risposta, hanno deciso di votare contro.

E Marchetti, nella sua dichiarazione di voto, ha ripetuto che: «Le linee programmatiche sono un atto pubblico. Io non posso votare proposte che andavano stralciate perché o sono già state fatte, o sono in fase di attuazione o sono già presenti nel Dup. In questo caso si configura un falso in atto pubblico. Ovviamente interesserò gli organi preposti».

Tant’è che il giorno seguente Marchetti, attraverso una pec, ha presentato un esposto al Prefetto Anna Laurenza e alla Procura della Repubblica scrivendo: «E’ a tutti gli effetti un vero e proprio falso ideologico».

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