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Anagrafe al posto del bar: «Eppure il vostro programma diceva altro»

L’attacco dell’ex primo cittadino

Anagrafe al posto del bar: «Eppure il vostro programma diceva altro»
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Durante il consiglio di martedì 22 luglio il consigliere di minoranza Diego Marchetti ha sollevato un’interrogazione in merito alla recente decisione dell’amministrazione di cambiare la destinazione d’uso di un locale del palazzo comunale: l’ex bar Italia.

Anagrafe al posto del bar: la critica

«La determina del 13 maggio scorso- dice Marchetti- prevedeva un cambio di destinazione da locale ricettivo a sede di servizio pubblico (ufficio anagrafe). Questa decisione non risulta contemplata nè nelle linee programmatiche nè nel Documento Unico di Programmazione (DUP). Inoltre nel vostro programma elettorale avevate promesso che i locali erano destinati  a fini commerciali, ripetendolo nella campagna elettorale. Chiediamo, dunque, la motivazione di questo cambiamento e lo stanziamento economico previsto per l’intervento. Preciso che sono completamente favorevole alla realizzazione dell’ufficio anagrafe proprio perchè era una proposta contenuta nel nostro programma elettorale per avvicinare i servizi ai cittadini. Non condivido tuttavia il metodo con cui siete arrivati a questa scelta esautorando il consiglio dalle sue funzioni».

La replica

Questa la risposta del sindaco Giorgio Testore. «La spesa complessiva è di 400 mila euro- ha detto Testore- Inseriremo il progetto nel Documento Unico di Programmazione quando avremo lo studio di fattibilità tecnica-economica. Abbiamo scelto di cambiare la destinazione d’uso di questi locali per renderli più vicini ai cittadini e procederne a una loro valorizzazione. In questi primi tredici mesi del nostro mandato, abbiamo riscontrato una grave eredità lasciata da voi: nessuno edificio comunale è in buone condizioni. Persino, l’area fitness dopo appena un anno presenta già problemi al tappetino. Il palazzo comunale è in cattivo stato: invito i cittadini ad andare a visitarlo per rendersi conto delle sue pessime condizioni. Al piano interrato, dove si trovano gli archivi, la situazione è di completo degrado. D’altronde, basta entrare nella porta d’ingresso del palazzo comunale per avvertire un forte odore di muffa. Abbiamo già eseguito interventi sul tetto e stiamo procedendo a tinteggiare gli uffici che non venivano ritinteggiati da vent’anni. Al piano terra sarà sistemato l’ufficio dei vigili, mentre sarà spostato al secondo piano l’ufficio tecnico: sono queste le opere concrete che servono ai nostri cittadini. Presteremo attenzione al nostro archivio, un bene prezioso da valorizzare, non da considerare solo come carta straccia».

Alla fine della discussione è intervenuta la consigliera di minoranza Bruna Filippi che ha ribadito che: «Non è vero che da vent’anni che non venivano tinteggiati gli uffici. Qualcosa è stato fatto durante l’amministrazione Corgnati e Rigazio».