Avviso di garanzia al sindaco, Marchetti tuona: "Non mi dimetto"
Intanto molti membri del circolo di Fratelli d'Italia si sono dimessi.
Avviso di garanzia al sindaco di Cigliano. E' lui stesso Diego Marchetti che commenta: "Non mi dimetto".
Avviso di garanzia al sindaco
Diego Marchetti, eletto sindaco il 27 maggio 2019, è sicuro della sua innocenza e proprio per questo motivo non ha alcuna intenzione di dimettersi. L’avviso di garanzia per turbativa d’asta e abuso d’ufficio non lo spaventa, ed è lui stesso che spiega: «Io non ho fatto nulla di quello per cui invece vengo accusato. Io non ho nessuna relazione con queste persone, che conosco appena».
I fatti
Tutto inizia nel 2015 quando un esponente della famiglia Pasquino aveva ricevuto un'ordinanza di sgombero dal primo cittadino Anna Rigazio per un terreno di via Guido Bobba a Cigliano. Ordinanza nella quale il Comune intimava il ripristino dello stato dei luoghi visto che era stato trasformato in un parcheggio di mezzi pesanti. Ma l’ordinanza non era mai stata rispettata tant’è che nel 2017 ad emettere una sentenza era stato il Tribunale di Vercelli nel 2017 e due anni dopo questa diventata irrevocabile. Ma neppure questa era stata rispettata. Così la questione è passata nella mani del Comune che il 13 giugno 2020 ha emesso una nuova ordinanza che prevedeva l'acquisizione gratuita del terreno al patrimonio comunale. L’ordinanza dava tempo 30 giorni ma anche in questo caso nulla è cambiato.
L’epilogo, di questa prima parte della vicenda che certamente non si concluderà in tempi brevissimi, porta all’avviso di garanzia al sindaco Diego Marchetti che, stando alle parole degli inquirenti, «Avrebbe tentato a più riprese di rallentare l’iter di esproprio del terreno».
"Non mi dimetto"
«L’evento mi ha stupito e colto di sorpresa in quanto completamente estraneo ai fatti che mi sono imputati. La mia disponibilità alla Procura della Repubblica è totale, non comprendo il mio coinvolgimento in questa vicenda, ma sono certo che tutto si risolverà nel migliore dei modi. Mi sono autosospeso dal partito per correttezza per quella correttezza e quella coerenza che sempre mi ha contraddistinto. Un applauso agli sciacalli ma dovranno aspettare prima di pascersi delle mie carni».
Quando gli si chiede come risponde a chi chiede le sue dimissioni: «No, continuo a lavorare a testa bassa per portare avanti il nostro programma. Io non ho alcun rapporto con questi soggetti. Inoltre, preciso che ho subito ricevuto la solidarietà dal partito di Giorgia Meloni».
Terremoto nel Circolo FdI
Dopo le dichiarazioni del partito attraverso il tesserato Campanella, una forte reazione è arrivata dal direttivo del circolo che spiega attraverso il vicesindaco Stefania Crittino: «Un anno fa, dopo che Campanella aveva deciso di lasciare la Giunta, avevamo avuto la rassicurazione che avrebbero garantito dall’alto un controllo e una gestione della situazione che si era creata. Ma Campanella pare sfugga a questo controllo e così, a fronte della situazione che si è creata ora, abbiamo deciso di rassegnare le dimissioni dal direttivo del Circolo ciglianese. E così anche molti tesserati hanno deciso di lasciare. Il motivo? Se i vertici del partito si sentono rappresentati da lui, allora noi non ci sentiamo più adeguati. Continuiamo a credere nei valori del partito ma non in questa gestione».
«L’esperienza da candidata alla Camera dei deputati nel 2018 sarà per me sempre fonte di insegnamento così come gli accadimenti dell’ultimo anno».