Bacino di laminazione, scontro in Consiglio
Si è pure parlato di lavori pubblici: in primo luogo il polo sanitario, il «cavallo di battaglia» della lista «Insieme si può» in campagna elettorale
Il passaggio dall’Amministrazione Ponchia a quella di Careri si nota per un fatto inequivocabile: quando si parla del bacino di laminazione subito i toni si alzano sia da parte della maggioranza che della minoranza.
Bacino di laminazione, scontro in Consiglio
Questo è quel che è accaduto al consiglio di mercoledì 24 mentre prima tale progetto non faceva che suscitare delle pacifiche e bonarie apologie da parte della passata amministrazione. A scatenare la bufera, è stata la mozione presentata dalla minoranza per impegnare gli amministratori a proseguire nella realizzazione dell’opera idraulica.
«Il 14 giugno - ha detto il sindaco Antonino Careri - si è tenuta la Conferenza dei Servizi e la Regione ha presentato 21 osservazioni sulle criticità ambientali di questo progetto. Ha quindi comunicato di sottoporlo alla fase di valutazione di impatto ambientale (VIA)».
La mozione è stata così bocciata
«Bocciare la mozione non significa dire No al bacino di laminazione - ha sottolineato Careri - tant’è che provvederemo a interfacciarci con Allara. E tuttavia le 21 osservazioni presentate dalla Regione non ci consentono di avvalorare quanto proposto dalla mozione della minoranza. Il nostro impegno è quello di salvaguardare il territorio. Siamo disponibili ad ogni soluzione pur di mettere al sicuro il paese dal rischio idrogeologico e sbloccare il piano regolatore». Accesa la reazione del consigliere Giovanni Ponchia che, al di fuori del consiglio, ha riferito: «Nel consiglio c’è stato un teatrino poco edificante sulla mozione da noi presentata. Il futuro di questo paese è nelle mani di persone che vogliono bloccare queste opere, non vogliono il bacino di laminazione multiscopo, è ormai chiaro, è stata bocciata la nostra mozione di prosecuzione. Ma, il sindaco è responsabile di Protezione Civile e con le sue decisioni si assume una grossa responsabilità verso i cittadini. Il progetto deve continuare ma per farlo ci vuole la volontà politica che in Consiglio comunale non abbiamo visto. Non hanno recepito che le procedure autorizzative rientrano nella prassi e le osservazioni regionali non sono definitive ma propedeutiche alla successiva VIA che porterà ad una maggiore definizione del progetto. Sono molto preoccupato per il nostro futuro».
Lavori pubblici
Oltre al bacino, al consiglio si è pure parlato di lavori pubblici: in primo luogo il polo sanitario, il «cavallo di battaglia» della lista «Insieme si può» in campagna elettorale.
«Diamo l’avvio – ha annunciato Careri- ad uno dei punti del nostro programma elettorale: il polo sanitario, il progetto del servizio socio assistenziale, e ne abbiamo previsto anche il relativo mantenimento. Tale servizio, inesistente sino ad oggi, sarà realizzato al primo piano di Cà Mescarlin. Mettiamo così a tacere le supposizioni dei nostri avversari politici sul fatto che non siamo in grado di farlo. Il progetto del polo è in fase preliminare però le prime risorse stanziate servono già a definire i locali da adibire a tale servizio».
Uno dei lavori più importanti riguarderà anche l’asilo nido. «Un finanziamento PNRR di 480 mila euro- ha rimarcato Careri- servirà all’ampliamento dell’asilo nido lasciando spazio ad un’altra sezione e mettendo a norma antincendio la struttura».
Un altro investimento tanto atteso dalla popolazione è la sistemazione del piazzale del cimitero
. «Faremo i lavori del secondo lotto- ha detto il vicesindaco Arcangelo Gallon – finanziati da 60 mila euro di avanzo libero. Abbiamo dovuto reperire ulteriori risorse perchè a seguito del parere della Soprintendenza l’ufficio tecnico aveva bloccato l’affidamento, congelando i fondi di 60 mila euro già destinati a quell’opera».
Ci sarà la messa in sicurezza del plesso scolastico Pertini e del castello, la manutenzione delle case popolari e degli impianti sportivi. «Tutte opere che avevamo già programmato» ha dichiarato Ponchia. «Investimenti già programmati ma non correttamente valutati in sede di programmazione per il 2024 tant’è che siamo costretti ad utilizzare l’avanzo libero» ha obiettato Gallon.