BRUSASCO

Bilancio, è scontro in Consiglio

Bosso: «Anche se avessimo avuto la volontà di ridurre le aliquote, ciò non sarebbe stato possibile: non ci sono i margini»

Bilancio, è scontro in Consiglio
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La discussione di ben quattro interrogazioni presentate dalla minoranza e delle diverse deliberazioni connesse al bilancio ha impegnato per più di un’ora e mezza i Consiglieri Comunali di Brusasco, riuniti a Palazzo Ellena nella serata dello scorso martedì 4 aprile.

Bilancio, è scontro in Consiglio

Anna Marolo e Carlo Giacometto hanno interrogato l’amministrazione in carica in merito alle fioriere del centro del paese, al destino della cosiddetta “Casa del Riccio”, allo “stralcio” delle cartelle esattoriali fino ai mille euro e all’irraggiungibilità telefonica dell’Istituto Comprensivo di Brusasco. Per quanto riguarda le fioriere – apposte nelle ultime battute dell’amministrazione precedente e da allora utilizzate anche in modo improprio – presenti nel centro storico, il sindaco Giulio Bosso ne ha richiamato anche il ruolo di contrasto alla sosta svolto in alcuni punti, ringraziando i privati cittadini che se ne sono presi volontariamente cura nel 2022 e che torneranno a farlo nel 2023.

Quella della destinazione della “Casa del Riccio”, l’immobile di proprietà comunale sito in Borgata Garibaldi, è un’annosa questione che si trascina da molto tempo: lo stato di abbandono in cui versa sostanzialmente da decenni, la pericolosità della struttura ormai danneggiata, la vendita “sventata” dalla stessa minoranza nel 2017, una ristrutturazione che si prospetta molto onerosa, una valorizzazione che tarda ad arrivare sono temi che ancora non trovano risposte. Bosso ha respinto al mittente le accuse di scarsa attenzione sull’argomento, rivelando che l’ex canonica della vicina Chiesa di San Bernardo sarebbe potuta diventare “museo sensoriale” della cucina di Casa Savoia, nel contesto del bando PNRR per i “borghi storici” poi purtroppo non vinto. Ignota, invece, la sorte toccata all’antica panchina in pietra presente di fronte alla struttura e da tempo scomparsa.

Il Comune di Brusasco è poi coinvolto nella questione delle cartelle esattoriali inferiori ai mille euro per un importo che non arriva ai 4mila euro, ma lascerà comunque agli interessati la possibilità di mettersi in regola pagando quanto dovuto senza interessi. Infine, già negli scorsi mesi è stato sempre il Comune – competente in materia di manutenzione – a intervenire sull’Istituto Comprensivo affinché il numero di telefono fisso indicato tra i contatti tornasse operativo.

Le parole del sindaco

«Anche se avessimo avuto la volontà di ridurre le aliquote, ciò non sarebbe stato possibile: il nostro bilancio è rigido e non ci sono i margini per farlo. Non nascondo che quest’anno ci sono state difficoltà nella chiusura della parte corrente del bilancio, aumentate esponenzialmente dal caro bollette». Il primo cittadino ha introdotto con queste e altre simili affermazioni la seconda parte della seduta, dedicata all’approvazione del bilancio e delle relative delibere accessorie (come quelle che mantengono invariate le aliquote Irpef e Imu rispetto all’anno scorso), per poi fare un punto della situazione: «Il nostro paese è tornato sopra la soglia “psicologica” dei 1500 abitanti, dopo anni di spopolamento. L’organico del Municipio è aumentato grazie all’assunzione di un impiegato per l’Ufficio Anagrafe e alla condivisione con altri Comuni di un Vigile e del Segretario Comunale. Tra le altre voci della programmazione in entrata e per investimenti si segnalano: 50mila euro destinati a rifacimento infissi o installazione impianto fotovoltaico presso il complesso scolastico, 34mila euro per nuovi loculi e cellette nei cimiteri di Brusasco e Marcorengo e decine di migliaia di euro per investimenti sul digitale nell’ambito del PNRR».

L'intervento di Giacometto

«Se fossi il Giulio Bosso del precedente mandato, quando siedeva con me nei banchi della minoranza in questo Consiglio, direi che questo bilancio “non ha un’anima e non ha alcuna programmazione” - esordisce Giacometto, che poi “raffredda gli entusiasmi” con una propria lettura dei numeri esposti dal sindaco - Vero, Brusasco ha più abitanti. Ma questi si concentrano tra gli over-65 e non nella fascia degli adulti in età lavorativa. Questo mi fa dubitare dell’attendibilità delle cifre previste per il gettito Irpef. E poi, contrariamente alle dichiarazioni da campagna elettorale, questa maggioranza non ha ancora assunto tutto il personale promesso. Il revisore dei conti ci ricorda che il Comune ha facoltà assunzionali per altri quattro dipendenti, insostenibili dal punto di vista finanziario nella pratica. Questo deve farci preoccupare sullo stato in cui versa il nostro bilancio». Le altre critiche si concentrano, infine, sull’aumento di tariffe come quelle per il servizio della mensa scolastica.

Proprio i rendiconti Comunali – ma solo quelli relativi al periodo 2018-2020 – sono inoltre finiti sotto la lente della Corte dei Conti a causa di anomalie riscontrate sulla capacità di riscossione (calata in modo vistoso rispetto agli anni precedenti) e alla tempestività dei pagamenti ai fornitori (una media di dieci giorni di ritardo rispetto alle prescrizioni di legge). A darne notizia è stato l’attuale sindaco nelle proprie comunicazioni all’assemblea. Tuttavia, anche grazie ai risultati e ai miglioramenti in questi campi conseguiti negli scorsi mesi sotto la nuova amministrazione, il Comune ha convinto la Corte ad archiviare il procedimento.

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