Campo Pastore, nuovo colpo di scena: Palazzo Santa Chiara prepara il bando
Clamorosa «doppia retromarcia» del sindaco: il 10 agosto aveva chiamato Serlenga
Questa è la storia di un pasticcio, il solito grande pasticcio che ruota intorno al campo sportivo «Ettore Pastore», definito da tutti come la «culla» del calcio chivassese.
Campo Pastore, nuovo colpo di scena
Il pasticcio nasce pochi mesi fa, con la (azzardata, come abbiamo scritto più volte) revoca dell’affidamento al Chivasso Calcio guidato dall’avvocato Emmanuele Serlenga, società che ha subito trovato casa a Rondissone. Nelle settimane successive in via Matteotti aveva fatto la sua apparizione Paolo Martino , del La Chivasso 1919, accompagnato da Eugenio Giraulo, primo presidente del Chivasso Calcio a cui il sindaco Claudio Castello aveva promesso una sede in piena campagna elettorale, scatenando le ire dell’opposizione.
Con il passo indietro di Martino (troppo alti i costi da affrontare per riportare il campo, se non agli antichi splendori, almeno alla decenza), Palazzo Santa Chiara si è trovata in mano un pugno di mosche, con l’eterno dilemma se continuare ad investire sul «Pastore» (lasciando un doppione con il «Rava») o trasformarlo in parcheggio e area mercatale.
A questo punto, immaginiamo ingoiando più di un rospo, lo scorso 10 agosto il sindaco Claudio Castello (direttamente lui, anche se ha negato di aver avocato a sé il fascicolo nonostante la competenza sia dell’assessore Gianluca Vitale - a cui è stata fatta leggere la risposta a un’interrogazione nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale) avrebbe telefonato a Serlenga proponendo, su richiesta della società, un affidamento diretto del «Pastore».
Serlenga, ovviamente, non se l’è fatto ripetere due volte (anche perché mettere le mani sul «Pastore» avrebbe significato precludere l’arrivo in città di un’altra società) e due giorni dopo ha protocollato la richiesta, ricevendo a strettissimo giro di posta (e a firma della dirigente Roberta Colavitto) l’elenco di una serie di documenti da inviare agli uffici.
Documenti che, lavorando anche a Ferragosto, il team di Serlenga ha inviato agli uffici nella prima mattinata di giovedì 22 agosto.
L'avviso pubblico
Poche ore dopo, l’annuncio in pompa magna del Comune di un «avviso pubblico» per la gestione del campo sportivo «Ettore Pastore», mandando all’aria tutto il lavoro svolto dal Chivasso Calcio (su richiesta di Castello, che a nostra domanda diretta sul tema non ha risposto).
«In queste settimane - si legge nella nota del Comune - vari soggetti hanno manifestato interesse verso la struttura sportiva, tanto da portare l’amministrazione comunale ad adottare questa procedura per individuare la proposta progettuale che esprima il migliore interesse pubblico.
Tramite piattaforma telematica di negoziazione, le associazioni o società sportive dilettantistiche affiliate ad una federazione sportiva nazionale, ad una disciplina sportiva associata o ad un Ente di Promozione Sportiva che svolgano senza scopo di lucro attività sportiva potranno presentare un progetto di fattibilità tecnico-economica, unitamente ad un piano economico-finanziario, per la rigenerazione, riqualificazione e l’ammodernamento per la successiva gestione gratuita dell’impianto sportivo, con la previsione di un utilizzo finalizzato a favorire l’aggregazione sociale».
La scadenza è per le ore 12 di martedì 24 settembre.
A questo punto, e a Campionati praticamente iniziati, viene da chiedersi quali siano le società interessate al «Pastore»: a parte il Chivasso Calcio, si fanno i nomi di Settimo Calcio 1912 (ci aveva già provato un anno fa, ma l’offerta era stata scartata per motivi burocratici) e di una seconda realtà del Canavese.