LIVORNO FERRARIS

Caso Paonessa, Barone: «Ho scritto a Elly Schlein»

Come ex segretario, ha voluto esporre il problema

Caso Paonessa, Barone: «Ho scritto a Elly Schlein»
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«Sono Chiara Barone, una giovane donna di un piccolo Comune della Bassa Vercellese che in passato ha militato nel Partito Democratico. Sono stata Segretaria del Circolo del mio paese, Livorno Ferraris, e candidata nella lista PD alle parlamentari del 2013. Non un volto nuovo, quindi, in sede di Partito». Si presenta così Barone a Elly Schlein, la nuova segretaria del Partito Democratico nazionale. Lo fa non per cercare un consenso da colei che si è prefissata di rinnovare il partito, ma per portarla a conoscenza di quello che sta accadendo a Livorno.

Barone ha scritto a Elly Schlein

«Prima ancora dei ruoli da me ricoperti, però, c'è stata "la Chiara elettrice": nata e cresciuta in una famiglia con principi e valori molto vicini alle ideologie del Partito Democratico, nel "segreto" dell'urna la mia croce ha sempre segnato il vostro simbolo. Anzi, mi correggo: non sempre. Non più da quando ho visto i miei valori calpestati e i miei principi buoni solo a riempire le bocche di chi era molto più attento a difendere qualche sedia – spiega Barone nella lettera che ha inviato oltre che a Schlein anche al Pd Vercellese e Piemontese - Decido così, qualche anno fa, di abbandonare i miei ruoli, con grande rispetto e coerenza verso un gruppo con il quale non vi era più molto da condividere, ma soprattutto verso me stessa, in attesa che il PD tornasse ad essere un partito in grado di dimostrare nei fatti ciò che è bravo a predicare.
La sua candidatura, stimata Segretaria Elly Schlein, appare essere uno spiraglio nel buio. E le primarie, con il suo splendido risultato, donano speranza. Le tante dichiarazioni sui giornali e le sue comparse televisive, dove con grande fierezza annuncia una "battaglia" contro il primo partito per consenso nazionale, non perdendo occasione per ribadire "basta inciuci", mi illudono che forse siamo sulla strada giusta. Forse davvero qualcosa sta cambiando? No».
Barone non va certo per il sottile. Alla segretaria illustra tutto ciò che secondo lei non è coerente nel suo paese. E che coinvolgono il Pd.

Caso Paonessa

«A Livorno Ferraris il 14 e il 15 maggio si andrà al voto per eleggere il nuovo sindaco e la sua squadra candidata con l'attuale Gruppo di Maggioranza, una lista civica che tuttavia non ha mai nascosto il suo orientamento (il capolista è un ex tesserato Lega Nord), compare il nome della sua più giovane componente dell'Assemblea Nazionale: la neoeletta Simona Paonessa. - spiega Barone - L'ennesimo bel calderone, quindi, dove una tesserata PD e membro dell'Assemblea Nazionale di Partito siede a fianco di un tesserato Fratelli d'Italia, Elia Demin, attuale Consigliere di maggioranza e nuovamente candidato alla prossima competizione elettorale. Non sto qui a dilungarmi, raccontando gli oltre due mesi di trattative tra me e Paonessa per creare un progetto condiviso e non sono nemmeno qui a chiedere che il Circolo locale dia l'appoggio alla lista di cui oggi faccio orgogliosamente parte, ben consapevoli di avere al nostro interno tesserati di varia provenienza.
Ma a me hanno insegnato che se non mi riconosco in alcun gruppo, resto a guardare. Non calpesto i miei valori solo per poter dire "ci sono", tanto più ad una decina di giorni dalla nuova nomina nazionale. Se Paonessa vuole partecipare a questa competizione elettorale, che dia le dimissioni dall'Assemblea, restando una sostenitrice tesserata, su cui nessuno avrebbe obiezioni di alcun genere. Se vuole portare avanti la sua carriera politica all'interno del Partito, invece, che stia fuori da queste elezioni. La sua attuale candidatura è inaccettabile così come è inaccettabile il vostro silenzio da meri spettatori. Sono inaccettabili le vostre promesse, smentite dai fatti ad una settimana appena dall'insediamento della nuova Segreteria Nazionale. Forse verrà fatta l'obiezione che "si sa, nelle piccole realtà tutto è lecito". Ma non è cosi. È la base che sostiene il vertice. E se l'obiettivo è quello di riconquistare i voti persi di persone deluse come me, non siamo affatto sulla buona strada».

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