LINEA TORINO-LIONE

Caso smarino, Squillace: "Rondissone si opponga al conferimento"

Dopo l'approvazione del progetto avvenuto durante il Consiglio di dicembre a Torrazza.

Caso smarino, Squillace: "Rondissone si opponga al conferimento"
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Caso smarino, il capogruppo di minoranza Barbara Squillace chiede all'Amministrazione di pronunciarsi in maniera contraria al conferimento di queste terre a Torrazza.

Caso smarino

Il 27 dicembre scorso, il Consiglio comunale di Torrazza Piemonte ha votato favorevolmente al progetto di recupero, valorizzazione ambientale e territoriale del sito di Torrazza attraverso il conferimento del materiale di scavo, e più precisamente i membri del Consiglio si sono espressi in merito alla compatibilità della nuova soluzione progettuale che va ad eliminare il sottopasso precedentemente progettato da Telt e ad inserire un rullo trasportatore che porta il materiale dalla linea ferroviaria sino in cava.

Squillace chiede al Comune di opporsi

Barbara Squillace nei giorni scorsi ha depositato in Comune a Rondissone una mozione che recita testualmente:

"Premesso che sono in capo al consiglio comunale le funzioni di indirizzo e di controllo politico, amministrativo delle iniziative assunte o da assumere da parte dell’amministrazione comunale; L’amministrazione comunale e quindi il suo organo collegiale, ovvero il Consiglio Comunale, ha per sua natura di ente esponenziale la titolarità dell’interesse a  rappresentare e tutelare in ogni forma il proprio territorio;
Considerato che con delibera n. 54 del 27 dicembre 2020, il Comune di Torrazza Piemonte ha espresso parere favorevole alla nuova soluzione progettuale della messa a deposito definitivo del materiale di scavo, detto “smarino”, nella cava Cogefa sulla strada provinciale per Rondissone,
Acclarato che:
a) il parere favorevole del Comune di Torrazza potrebbe accelerare la messa a deposito dello “smarino” nella citata cava Cogefa,
b) la cava Cogefa, benché si trovi quasi interamente nel territorio del Comune di Torrazza, è molto vicina anche all’abitato di Rondissone
c) il transito di autoveicoli pesanti diretti al cantiere di Torrazza di costruzione delle opere (nuovo fascio di binari, nastro trasportatore, abbattimento e ricostruzione di un cavalcavia) aumenterà probabilmente il traffico autostradale nel territorio di Rondissone,
d) il nostro territorio comunale e quello dei Comuni vicini sono già gravati da numerosi e preoccupanti carichi ambientali, quali la centrale a biogas, le cave e discariche della zona La Mandria e località Campagnetta di Rondissone, al confine con Chivasso, la discarica di rifiuti di Chivasso, la discarica di rifiuti di Torrazza Piemonte, il deposito di scorie nucleari di Saluggia,
Visto che con la delibera C.C. n.51 del 13/07/2012 anche il consiglio Comunale di Chivasso si dichiarava contrario ai depositi definitivi del materiale di scavo “smarino” previsti nei Comuni di Montanaro e Torrazza Piemonte, esprimendo contemporaneamente solidarietà ai due Comuni, i quali a loro volta avevano ufficialmente espresso parere sfavorevole, Considerato che
- anche, a maggior ragione e adducendo numerose motivazioni, il Comune di Torrazza Piemonte ha manifestato la propria contrarietà alla messa a deposito dello smarino nel proprio territorio continuativamente dal 2011 a quasi tutto il 2019, fino all’approvazione del DUP 2020-2022 compresa,
- come ha rilevato la Commissione Igienico Edilizia del Comune di Torrazza Piemonte, sussistono preoccupazioni per l’eventuale diffusione di polveri nell’atmosfera e che da anni sono state formalmente manifestate delle preoccupazioni, anche dallo stesso Comune di Torrazza, circa il rischio che lo “smarino” messo a deposito possa contenere amianto e altre sostanze inquinanti,
Ribadito che la pericolosità dello smarino, è una questione quantomeno controversa, nella quale si contrappongono le tesi rassicuranti di TELT, che garantisce la possibilità di separare l’amianto dal resto del materiale, e quelle preoccupate della Comunità Montana Valle di Susa, che dubitano di tale possibilità, e che pertanto; sia la messa e deposito, sia il transito dello smarino dovrebbero venire giudicate in base al principio di precauzione e con la opportuna prudenza e attenzione per la salute dei cittadini,
Visto l’Esposto presentato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino, da parte di Pro Natura Piemonte, a firma del presidente pro tempore Mario Cavargna e del segretario Emilio Delmastro, per cercare di far luce sulla questione del deposito abusivo di materiali contenenti amianto situato nel comune di Salbertrand, noto da anni e più volte sequestrato,
Constatato che è stato possibile abbandonare questo deposito abusivo di rocce amiantifere, di circa 10.000 metri cubi facenti parte di un complesso di conferimenti a discarica effettuati da più di 20 anni da ditte collegate ad Itinera, che ha in concessione quest’area dal 2006 al 2024, e vista tutta l’attenzione che ora c’è per questo problema, ci domandiamo quale affidabilità si possa dare alle promesse che vengono fatte, dal proponente, per lavori futuri per i quali si promette una attentissima selezione e smaltimento di ogni fibra di amianto, sia per quanto riguarda il cantiere, sia il deposito di Torrazza..!!
Considerate le preoccupazioni per la salute che i carichi ambientali esistenti e quelli in  fase di realizzazione suscitano nella popolazione, Il Consiglio comunale impegna il Sindaco e la giunta comunale a esprimere con atto deliberativo la contrarietà del Comune alla messa a deposito definitiva dello “smarino” nella vicina Torrazza, a comunicare formalmente il proprio parere contrario ai Comuni vicini, a tutte le autorità e alle amministrazioni competenti in materia e di dare notizie in forma scritta, di tutte le azioni intraprese, a tutti i Consiglieri Comunali".

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