Colpo di scena (per quanto annunciato) sulla vicenda del «Bau Bau» pronunciato in Consiglio Comunale dal Presidente Alfonso Perfetto (dopo una accesa discussione sul nuovo regolamento della mensa scolastica) nei confronti del capogruppo di Fratelli d’Italia Enzo Falbo. La minoranza al completo ha infatti presentato una mozione chiedendo la «revoca» dell’incarico a Perfetto. Il problema è che dopo un lungo tira e molla (e modifiche al testo) il documento non è stato comunque discusso nel Consiglio Comunale, martedì 25 novembre.
Chieste le dimissioni di Perfetto ma…
Colpo di scena (per quanto annunciato) sulla vicenda del «Bau Bau» pronunciato in Consiglio Comunale dal Presidente Alfonso Perfetto (dopo una accesa discussione sul nuovo regolamento della mensa scolastica) nei confronti del capogruppo di Fratelli d’Italia Enzo Falbo. La minoranza al completo ha infatti presentato una mozione chiedendo la «revoca» dell’incarico a Perfetto. Il problema è che dopo un lungo tira e molla (e modifiche al testo) il documento non è stato comunque discusso nel Consiglio Comunale, martedì 25 novembre.
Questo perché, secondo l’opposizione, la maggioranza non aveva i numeri per «salvare» Perfetto: tre franchi tiratori (che potrebbero salire a quattro) sarebbero bastati per avvallare il documento della minoranza, creando non pochi problemi ed imbarazzi alla squadra di Governo guidata dal sindaco Claudio Castello che a detta di molti fa acqua da tutte le parti.
La maggioranza verso il voto
Sono innegabili infatti una serie di personalismi da «Ognuno per sé e Dio per tutti» in vista delle prossime elezioni amministrative del 2027, dall’assessore alla cultura Gianluca Vitale (che sogna un campo largo con Clara Marta, Claudia Buo e rappresentanti delle associazioni culturali e artistiche a lui vicine e sempre più impegnate direttamente nell’organizzazione di eventi, anche futuri, accanto all’amministrazione) a quello ai lavori pubblici Fabrizio Debernardi, senza dimenticare l’assessore al bilancio Chiara Casalino, che sarebbe stanca di stare in panchina.
In tutto questo l’unico che sta a guardare è Pasquale Centin, l’erede designato che da tempo accompagna il sindaco o lo sostituisce negli eventi più importanti.
Il vero problema è che a mancare, in queste varie combinazioni, sono i voti, che a Chivasso sono ancora appannaggio del PD grazie al lavoro del segretario cittadino Massimo Corcione. Senza simbolo (e lo stesso vale per Clara Marta nel caso dovesse aderire al progetto di Vitale abbandonando Forza Italia – anche sei si dice sicura dell’appoggio incondizionato del partito) non si va da nessuna parte.
Discorso diverso per Debernardi e Sinistra Ecologista, che di voti nel 2022 ne aveva presi 380, meno del 4%, importanti ma non certo sufficienti per trasformare il partito in un ago della bilancia.
Pesa molto di più Buo, che con la sua Liberamente di preferenze ne aveva portate a casa 1778, pari al 17.29%. Senza di lei, Vitale (che con Noi Per Chivasso aveva racimolato 669 voti) al momento non può assolutamente pensare una scalata a Palazzo Santa Chiara nemmeno sommando le identiche preferenze raccolte da Forza Italia, ipotizzando che l’intero blocco possa passare a Clara Marta.
Il testo della mozione
Ecco il testo della mozione firmata da Enzo Falbo, Clara Marta, Matteo Doria, Bruno Prestia, Emanuela Tappero e Claudia Buo:
«Premesso che lo Statuto e il Regolamento del Consiglio comunale – si legge – impongono al Presidente un dovere di imparzialità, equidistanza e correttezza, la tutela del libero esercizio del mandato di tutti i consiglieri e la garanzia del regolare andamento dei lavori e del decoro dell’istituzione.
Rilevato che in più occasioni, la condotta del Presidente ha compromesso il prestigio e l’immagine del Consiglio, in particolare durante la seduta del consiglio del 19 maggio con una presenza importante in sala dei commercianti di Chivasso. In quell’occasione il Presidente del Consiglio ha minacciato lo sgombero e bollato l’indignazione, assolutamente ordinata, come “tifo da stadio”, alimentando così tensione anziché governare l’aula con equilibrio.
Richiamato in particolare l’accaduto nella seduta di martedì 4 novembre 2025 quando il Presidente Alfonso Perfetto ha rivolto al consigliere di opposizione Enzo Falbo il verso “bau bau bau” denotando un contegno incompatibile con il ruolo super partes che ricopre.
Considerato che tali condotte sono una mancanza di rispetto personale verso i consiglieri e un vulnus al prestigio del Consiglio minando la già flebile fiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni.
I sottoscritti Consiglieri Comunali chiedono la revoca del Presidente del Consiglio Comunale Alfonso Perfetto».
A questo punto se ne riparlerà tra un mese, sempre che la maggioranza trovi il modo di non «andare sotto», facendo una figura decisamente barbina, su di un tema così importante.