Colpo di scena

Chivasso, Cristina Peroglio si è dimessa da capogruppo del PD in Consiglio Comunale

La crisi della sinistra si è chiusa, per ora, con le dimissioni di Peroglio da Capogruppo del Pd. Intanto, la maggioranza non riesce a nominare il revisore dei conti.

Chivasso, Cristina Peroglio si è dimessa da capogruppo del PD in Consiglio Comunale
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Colpo di scena durante il Consiglio Comunale di Chivasso che si sta svolgendo a Palazzo Santa Chiara: Cristina Peroglio si è dimessa da capogruppo del PD.

Chivasso, Cristina Peroglio si è dimessa da capogruppo del PD in Consiglio Comunale

La comunicazione è arrivata in apertura del Consiglio, che si sta svolgendo in seconda convocazione dopo il nulla di fatto della scorsa settimana, quando proprio Peroglio aveva guidato i congiurati di PD e Chivasso Solidale che, contrari alla nomina di Antonio Barillà alla guida del Ciss, avevano fatto mancare il numero legale. Un sonoro schiaffo a Castello, che ha incassato il colpo andando avanti sulla propria strada supportato dalla Giunta e dai consiglieri Perfetto e Verdini. Il presidente del Consiglio Comunale Gianni Pipino, anche lui tra i dissidenti, rimane invece al suo posto.

Sonora sconfitta

Proprio ieri, i sindaci dei Comuni che fanno capo al consorzio avevano dato fiducia a Barillà, confermando lo strappo in maggioranza e la "vittoria" della fronda legata a Massimo Corcione che si è chiusa con il passo indietro di Peroglio, vicina invece a Gianna Pentenero.

Uno strappo pesante

La decisione di Peroglio conferma lo strappo che sta minando la tenuta della maggioranza, ormai divisa tra "Corcioniani" e "Penteneriani". Difficile ad oggi scommettere su una ricandidatura di Claudio Castello alla guida della città, candidatura voluta sì dalla segreteria del  PD ma in grado, come si è visto, si spaccare il partito. Vecchie ruggini che hanno origine nelle primarie che avevano visto Castello primeggiare su Claudia Buo, che potrebbe quindi tentare la rivincita supportata anche da Renato Cambursano, da Liberamente dell'ex sindaco Libero Ciuffreda e, ovviamente, da molti tesserati del PD.

Il nodo revisori

Al terzo punto dell'ordine del giorno la nomina del collegio dei revisori dei conti per il prossimo triennio: fissata a 9 la maggioranza qualificata, con l'amministrazione Castello andata sotto nelle prime tre tornate di voto a scrutinio segreto. Il candidato Delia Frigatti, infatti, non ha mai raggiunto il quorum fermandosi a 8 preferenze.

A questo punto, il presidente del Consiglio Comunale Pipino non ha potuto far altro che interrompere la seduta per valutare il da farsi con gli altri esponenti della maggioranza.

Alla quarta ed ultima votazione qualche "simpaticone" ha votato per Barillà e Frigatto, costringendo la maggioranza del sindaco Castello alla resa. I revisori andranno in regime di prorogatio per 45 giorni.

 

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