TORRAZZA PIEMONTE

«Ciclopedonale? Una nostra idea, ma non c’è unione con la Collina»

I consiglieri di minoranza chiedono ai candidati a sindaco di pronunciarsi sulla scelta di Pane

«Ciclopedonale? Una nostra idea, ma non c’è unione con la Collina»
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Post consiglio il sindaco di Torrazza Piemonte, come da noi riportato, ha presentato un progetto di una ciclopedonale per unire il paese al Canavese. E su questo progetto, che potrebbe esser realizzato con i fondi della Regione, nasce la prima reazione delle opposizioni.

Ciclopedonale? La parola alle minoranze

Post consiglio il sindaco di Torrazza Piemonte, come da noi riportato, ha presentato un progetto di mobilità sostenibile per unire il paese al Canavese. E su questo progetto, che potrebbe esser realizzato con i fondi della Regione, nasce la prima reazione delle opposizioni: «Chiarire gli obiettivi e definire ruoli e compiti di ognuno per raggiungerli sono le basi per costruire una squadra di successo e mantenere questo successo nel tempo. L’attuale primo cittadino usa seguire il primo pensiero del mattino, non condividere o farsi grande con l’operato degli altri. Rientra in questo modus operandi la proclamata intenzione di realizzare una ciclopedonale dai poli logistici al Canavese. Un progetto da tempo nell’aria, che ci sta molto a cuore e che vorremmo fosse realtà già domani. Marinella Bracco aveva partecipato già ad alcune riunioni ed operato per il tracciamento del percorso. Ma così come esposto tocca appena Torrazza che invece ha bisogno di rivedere tutta la sua viabilità e sostenere l’utilizzo della bici. Nessun accenno al collegamento con Verolengo e con la Collina come auspicato sin dalla nascita di questa iniziativa».

Tema inquinamento

Partono da qui Bracco, Luigi Corna e Rocco Muscedra per poi passare al tema inquinamento: «Anche attendere le sollecitazioni mediatiche rientra in questo modus operandi. Abbiamo infatti visto che sono stati pubblicati, dopo le nostre dichiarazioni della settimana scorsa, sul sito del comune i risultati delle analisi dell’acqua freschi di stampa eseguiti da Smat che gestisce le fonti di approvvigionamento idrico, gli impianti di potabilizzazione e distribuzione di acqua potabile, le reti di raccolta, depurazione e riuso dei reflui urbani del nostro comune. Ovviamente auspichiamo che questi risultati siano monitorati con analisi di controllo eseguite in proprio o tramite Arpa».

Deposito nucleare, cosa ne pensate?

E parlando di acqua e in particolare di acquedotto del Monferrato e della tutela di questo bene primario per la vita i tre consiglieri sollecitano i due contendenti alla carica di sindaco a prendere  posizione nei confronti dell’iniziativa del sindaco di Trino Daniele Pane che chiede che il deposito definitivo di scorie nucleari sia realizzato nel suo comune. «Rozzino si è dichiarato contrario, ma non lo abbiamo visto alle manifestazioni e ultimamente pare ancor più defilato – commentano - Martina Gavazza non si è ancora pronunciata. Eppure si sta parlando della riserva d’acqua più importante della nostra Regione. La invitiamo ad esporre la sua posizione e quella del candidato vicesindaco. Le sue aperture, a destra e a manca, a candidature diverse risulteranno così meno sterili e forse più efficaci perché come già detto sono gli obiettivi comuni a definire la squadra».

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