Cinque Stelle protestano e disertano il Consiglio comunale
I consiglieri del Movimento Cinque Stelle non si sono presentati in aula per la seduta del parlamentino.
Cinque Stelle protestano e disertano il Consiglio comunale.
Cinque Stelle protestano
"In seguito ai fatti accaduti nelle ultime ore, il gruppo consiliare M5S ha deciso di non presenziare alla seduta odierna del Consiglio comunale. Scusandosi con i consiglieri presenti in aula per il rinvio di alcune delle loro istanze". E' chiara la presa di posizione del Gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle dopo la giornata di proteste contro quanto accaduto ieri nella formazione del Governo Nazionale. Da quando, infatti, ieri sera il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha preso posizione riguardo a quello che sarebbe dovuto essere il "Governo del Cambiamento" le proteste non si sono fatte certo attendere.
A San Mauro i Cinque Stelle disertano la seduta
Sulla scia di quanto accaduto oggi durante il Consiglio comunale di Torino, anche a San Mauro Torinese i consiglieri della maggioranza pentastellata hanno disertato la seduta. "Gli eventi nazionali - scrivono in una nota i Cinque Stelle - pongono un solco profondo tra la volontà popolare e le istituzioni. Un atto gravissimo a cui noi possiamo rispondere che sentendoci dalla parte di chi rappresentiamo da sempre: i cittadini". "Gli stessi, quei tanti individui che due anni fa ci hanno dato mandato di governare questa città. E che il 4 marzo hanno deciso che fossimo la prima forza del Paese, e da cui abbiamo avuto il mandato di Governo".
Concertazione e impegno
"Un impegno che da due mesi i livelli nazionali portano avanti con un complicatissimo lavoro di concertazione. Danneggiato da un epilogo incondivisibile che sotto il cappello della garanzia costituzionale copre giudizi di natura politica. A loro va il nostro grazie e la nostra solidarietà insieme allo sdegno per questo gioco di forza, in cui chi ci rimette è il futuro del nostro paese". "Riteniamo, quindi, di dare un segnale forte e compatto per riportare la tanto declamata democrazia lì dove è sempre stata: nel voto popolare".