TORRAZZA PIEMONTE

Conferenza dei capigruppo, l’opposizione chiede la sua convocazione

La seconda mozione è sul bene confiscato

Conferenza dei capigruppo, l’opposizione chiede la sua convocazione
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Conferenza dei capigruppo, riutilizzo dell’immobile confiscato alla mafia ed emergenza climatica. Dopo la lettera dei verbali della seduta precedente, il consigliere d’opposizione Luigi Corna ha preso la parola chiedendo di poter presentare tre mozioni che però sono solo state lette, non discusse. Lo saranno probabilmente nella prossima seduta.

Conferenza dei capigruppo

Le mozioni che portano il simbolo di «Torrazza Piemonte Libera» sono firmate da Marinella Bracco, Rocco Muscedra e Corna.
A dare lettura della prima Bracco, mentre le altre due Corna. Ma andiamo con ordine.
Nella prima mozioni, quella relativa alla convocazione della conferenza dei capigruppo, i tre consiglieri chiedono al Consiglio di impegnare sindaco e Giunta a convocarla per concordare la data del Consiglio come applicazione della buona prassi amministrativa nel rispetto delle prerogative dei gruppi almeno dieci giorni prima dell’eventuale convocazione. Inoltre, chiedono di dare applicazione a questa richiesta già dal prossimo consiglio. Tutto questo perché in questo secondo mandato, Rozzino non l’ha mai convocata.

Bene confiscato alla mafia

La seconda, quella relativa al bene confiscato alla mafia, attraverso la voce di Corna si chiede al Consiglio di impegnare l’esecutivo a mantenere fede alla decisione di intitolare l’edificio alla memoria di Giorgio Ambrosoli, di dare incarico ad un professionista abilitato e di provata esperienza nel settore di predisporre un bando per un concorso di idee a livello nazionale dal tema “Riutilizzo immobile confiscato alla criminalità Casa della Legalità Avvocato Giorgio Ambrosoli” nonché di richiedere fondi del Pnrr per questo.

Emergenza climatica

Nell’ultima mozione, invece, è stata fatta una panoramica sull’emergenza climatica. In questa le minoranze chiedono che sindaco e Giunta diano incarico ad un professionista per porre un vincolo a destinazione naturalistica delle aree contermini e limitrofe all’attuale impianto La Torrazza, la realizzazione di progetti per l’installazione di impianti a fonti rinnovabili con i fondi del nucleare, fornire progetti di rinnovo della pubblica illuminazione e piani economici sui benefici attesi dagli investimenti per le opere eseguite nonché incaricare un professionista per predisporre il piano regolatore della pubblica illuminazione.
Hanno toccato anche il tema raccolta rifiuti chiedendo un sistema tariffario di premialità e la predisposizione di una centralina di monitoraggio dell’aria. Infine, chiedono la messa a dimora di almeno 500 alberi.

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