Confindustria insorge contro la Appendino: "Sospendere la Tav? Staremo a vedere"

Annunciate manifestazioni per le prossime settimane.

Confindustria insorge contro la Appendino: "Sospendere la Tav? Staremo a vedere"
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Confindustria insorge contro la Appendino: "Sospendere la Tav? Non staremo a guardare".

Confindustria insorge

E’ notizia di cronaca nazionale l’annullamento dei lavori di costruzione della tratta Torino-Lione per decisione della sindaca  torinese Chiara Appendino. Il provvedimento ha destabilizzato fortemente tutto il mondo industriale, tra cui Confindustria che, tramite il proprio presidente piemontese Fabio Ravanelli, non ha esitato ad esprimere il suo dissenso a riguardo.

"Non subiremo passivamente"

Le parole di Ravanelli sono ben rimarcate e annunciano aria di battaglia: “Non subiremo passivamente quest’ipoteca sul futuro del nostro territorio. La Torino che produce è distante dalla città immaginata dai Cinquestelle. La maggioranza che sostiene la Sindaca Appendino preferisce anteporre le proprie convinzioni ideologiche all’ascolto delle categorie produttive”.

Le motivazioni di Ravanelli

Il ritiro del progetto di realizzazione della Tav comporterebbe, secondo Ravanelli, danni non indifferenti all’economia industriale piemontese e nazionale, come si evince dalle sue stesse parole: “Non fare la Torino – Lione significherebbe rendere inutile l’unico asse infrastrutturale europeo a sud delle Alpi, il Corridoio Mediterraneo, che metterà in comunicazione Lisbona con Kiev e permetterà al cuore produttivo dell’Italia, la Pianura Padana, di accedere ai flussi strategici dei mercati internazionali”.

Annunciate manifestazioni

Il presidente di Confindustria ha inoltre in programma di coinvolgere tutte quante le forze “Sì Tav” nella medesima battaglia, al fine di contrastare la decisione della sindaca Appendino: “Oggi la maggioranza Sì Tav di Torino e del Piemonte ha smesso di essere silenziosa e si è palesata in pubblico per la prima volta. Nelle prossime settimane continueremo a far sentire la nostra voce con nuove occasioni di informazione e mobilitazione per svelare le bugie della propaganda e tornare a parlare del futuro del nostro territorio”.

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