Crisi politica a Venaria Reale, l'Amministrazione rischia di cadere?

Crisi politica a Venaria Reale, l'Amministrazione rischia di cadere?
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Aria pesante a Venaria Reale, l'Amministrazione comunale perde i numeri della maggioranza in Consiglio.

Crisi politica a Venaria Reale

E' il segreto di Pulcinella. A Venaria Reale il clima politico è sempre più teso, soprattutto tra le fila della maggioranza pentastellata. La stessa incoronata alla guida della città della Reggia dei Savoia alle scorse amministrative del 2015 che hanno fatto sì che fosse proprio il candidato sindaco del Movimento 5 Stelle Roberto Falcone a indossare la fascia tricolore.

Il caso: manca la maggioranza

Risale a ieri sera l'ultimo "ribaltone" politico tra le fila della maggioranza del parlamentino della Reale. Dopo una serie di dimissioni e di successioni "interne" registrate nei mesi scorsi, questa volta i consiglieri del Movimento 5 Stelle sono stati protagonisti di una vera e propria protesta che non è stata affatto gradita al "capo" della giunta cittadina.

In occasione della prima convocazione del consiglio comunale del mese di maggio, infatti, alcuni consiglieri pentastellati hanno fatto mancare il numero legale nell'aula del Municipio. Al centro del contendere la votazione del bilancio di previsione per il triennio 2019/21. Una scena che ha visto l'uscita dall'aula del sindaco Falcone, assessori e consiglieri di maggioranza. Dopo una lunga e attenta discussione con i suoi consiglieri fedeli, vista l'evidenza di alcuni di loro dell'aver voltato le spalle al sindaco e le dimissioni di alcuni di loro ancora prima che fosse il gruppo del M5s a espellerli (pratica nota tra le fila del Movimento pentastellato, ndr).

Rischio dimissioni

La vicenda venariese ha gettato, evidentemente, un fitto alone di mistero su tutta questa situazione. Fino ad arrivare a ipotizzare le possibili dimissioni del sindaco Roberto Falcone "tradito" dai suoi stessi consiglieri. Un atto estremo, quello di lasciare il posto di primo cittadino, ma che in virtù delle vicende cittadine non sarebbe totalmente immotivato.

“Ho valutato attentamente se rassegnare le dimissioni – afferma il sindaco - ma la città ha bisogno che siano adeguatamente presidiate le attività in corso, tra le quali: il parcheggio dell’ospedale, lo spostamento del mercato di viale Buridani, la riapertura della Romero, il ripristino della Ztl e l’ampliamento e la manutenzione dei cimiteri. Per questi motivi escludo categoricamente di consegnare Venaria a un commissario per i prossimi 10 mesi- ieri è mancato il numero legale per approvare due variazioni di bilancio molto importanti. La maggioranza è mancata grazie a 4 consiglieri del Movimento 5 stelle, che non si sono presentati in Consiglio senza nemmeno avvertire: Accorsi (attuale Presidente del Consiglio), Antico, Stasi e Battafarano. Questo è un comportamento indegno per un eletto del Movimento 5 stelle. Essendo un atteggiamento reiterato, da vecchia politica, nelle prossime ore gestiremo la loro esclusione dal gruppo di maggioranza".

Nella serata di oggi, intanto, il Consiglio comunale cittadino si riunirà in seconda convocazione. Solo dopo l'ingresso dei consiglieri in aula sarà decisamente più chiara l'ipotesi del futuro dell'Amministrazione cittadina.

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