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Dopo la pressione popolare, il sindaco apre al bacino

Il primo cittadino spiega: «Vogliamo sostenere quei 1219 che hanno firmato per l’opera»

Dopo la pressione popolare, il sindaco apre al bacino
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Non che prima d’ora il sindaco Antonino Careri avesse mai detto di non volere fare il bacino di laminazione multiscopo a difesa del rischio idro-geologico del territorio.

Il sindaco apre al bacino

Ma, è stato all’ultimo consiglio, mercoledì 9 aprile, che ha espresso ufficialmente la volontà di volere proseguire questo progetto, da sempre perorato dal consigliere di opposizione Giovanni Ponchia. Dopo mesi di scontri tra maggioranza e minoranza sull’argomento, alimentati dalle mozioni respinte per il proseguimento del progetto, pare che ci sia stato un atto che abbia (forse) posto fine alla controversia: la presa d’atto della petizione del Comitato Pro Alluvionati di Montanaro a supporto del progetto. La petizione, appena terminata, firmata da centinaia di cittadini preoccupati per il rischio idrogeologico, chiede la realizzazione del bacino per mettere in sicurezza Montanaro.

L'intervento di Careri

«Abbiamo inserito all’ordine del giorno del consiglio- ha detto il sindaco Antonino Careri- la presa d’atto della petizione perché vogliamo sostenere quei 1219 cittadini che hanno firmato la raccolta a favore del bacino di laminazione. Un cambiamento rispetto a prima? No. Finora, non abbiamo mai ostacolato il progetto. Infatti, anch’io e il consigliere Antonino Coscino abbiamo firmato la petizione. Faremo andare avanti il bacino di laminazione e ci fermeremo solo quando le istituzioni superiori ci diranno se potrà essere realizzato. Quando avremo il progetto definitivo di Allara (la ditta incaricata di realizzarlo), lo voteremo per poi passare alla Regione alla quale spetterà la decisione finale. E’ nel nostro interesse proseguire, però, se il progetto dovesse naufragare nel nulla, la responsabilità politica sarà vostra». Questa ultima affermazione non è piaciuta alla minoranza che ha  immediatamente replicato dicendo: «La responsabilità politica è di tutti, maggioranza e minoranza».

L'intervento dell'opposizione

La tensione non si è, dunque, allentata nonostante la presa d’atto della petizione e i consiglieri di minoranza hanno chiesto la sospensione, respinta dalla maggioranza, per votare la petizione. «Poiché hanno respinto la sospensione durante il consiglio- riferisce ora il consigliere Claudio Schifanella- abbiamo preparato una mozione da votare nel prossimo consiglio comunale del 23 aprile per dare il giusto riconoscimento ai 1219 cittadini e chiedere ad ogni consigliere di esprimersi sul merito del progetto».

Il testo della mozione chiede che il consiglio comunale approvi quanto richiesto dai cittadini firmatari della petizione pro-bacino di laminazione a monte dei campi sportivi e che ringrazi il comitato Pro-Alluvionati per il servizio svolto a favore della comunità. Inoltre la mozione impegna il sindaco e la giunta ad approvare velocemente il progetto del bacino di laminazione a monte dei campi sportivi al fine di sbloccare il piano regolatore e salvare Montanaro dalle alluvioni, trasmettendo il progetto stesso alla Regione Piemonte per la fase di Valutazione di Impatto Ambientale, insieme alla petizione del Comitato Pro Alluvionati.

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