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Elezioni Cigliano 2023, quattro liste al lavoro

Testore e Regis, candidati di Cigliano Futura, esaminano la situazione e chiedono agli ex amministratori di credere in loro

Elezioni Cigliano 2023, quattro liste al lavoro
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Elezioni Cigliano 2023, quattro liste al lavoro. Ma Cigliano Futura chiede agli ex amministratori di credere nelle persone che la compongono.

Elezioni Cigliano 2023, quattro liste al lavoro

Manca un anno, ormai alle elezioni amministrative di Cigliano. Un aspetto che Cigliano Futura, lista civica che ha già annunciato il proprio candidato a sindaco e il vice, ha voluto ricordare con un manifesto affisso nei giorni scorsi in quasi tutti gli spazi del paese. Ed è la stessa lista, attraverso Giorgio Testore (candidato a sindaco) e Maurizio Regis (suo vice se dovessero vincere la tornata del 2024), a fare un punto sui possibili scenari. Già perché a Cigliano oltre alla loro lista e quella del sindaco uscente Diego Marchetti (anche lui correrà nella prossima primavera), si parla di altre due liste: una che dovrebbe avere come capolista Bruna Filippi (già assessore e oggi capogruppo di opposizione) e una di stampo Pd, il quale candidato a primo cittadino potrebbe essere Agostino Pino (presidente Vita Tre).

L'intervista a Cigliano Futura

Dunque quattro liste in una realtà di meno di 5 mila abitanti: cosa ne pensate?

«Siamo in una democrazia ed è giusto che ognuno esprima le proprie idee e programmi. Chiaro che in un Comune con 4300 abitanti fare quattro liste vuol dire favorire il sindaco uscente. Dopodiché noi ci siamo, siamo partiti nel luglio 2021 quando ancora nessuno parlava di elezioni e di liste. Siamo partiti da due concetti fondamentali: creare una vera lista civica, senza alcun simbolo di partito e aperti all’ascolto di tutti. Per noi qualsiasi consiglio è ben accetto anche se arrivano da ex sindaci o ex amministratori ma crediamo che queste persone, che hanno governato per molti anni, ora debbano lasciare lo spazio ad altri. Noi pensiamo da sempre che dopo 10 anni che una persona sta su una sedia, le fasce più giovani non partecipano più alla vita pubblica. E a Cigliano lo vediamo bene: tra i 25 e i 40 anni sono pochi coloro che vogliono dedicarsi alla vita amministrativa».

Quattro liste, cosa vi fa paura?

«Crediamo che questo faciliti Marchetti, ma null’altro. Noi stiamo lavorando al nostro programma, che va a fondo dei problemi di Cigliano. Noi vogliamo sempre esser due passi davanti agli altri. Non si può arrivare agli ultimi sei mesi a decidere lista e programma. Noi lavoriamo da mesi e mesi con voglia e passione» - commenta Testore.
«L’ostinazione di chi non lascia spazio - spiega Regis - è un pericolo anche se è giusto in democrazia che ognuno faccia la sua strada. Ma non lo si deve fare per riscattare una sconfitta o per motivi politici e perché piace apparire. Noi ci candidiamo ad amministrare Cigliano con buon senso e per il bene del paese e dei suoi abitanti. Non ci sono altre motivazioni. Noi vogliamo riscattare Cigliano e risolvere i suoi tanti problemi. Io voglio lasciare una Cigliano migliore alle mie figlie, dunque chiedo a tutti di credere in noi».

I problemi di Cigliano nascono con l’Amministrazione Marchetti?

«No, i problemi di Cigliano nascono ben prima del maggio 2019 quando Marchetti ha vinto le elezioni - commentano - Lui ha peggiorato la situazione, certamente. Non è stato capace, a differenza di tanti altri sindaci del circondario, ad intervenire dove necessario durante il Covid. La sua poca lungimiranza e la mancata collaborazione e ascolto hanno mandato Cigliano ancora più in basso-. Speriamo che in questi ultimi mesi non crei ulteriori danni, ci viene da pensare ai lavori in centro o all’Ortensia Marengo».

Ortensia Marengo, nei mesi scorsi è nato un comitato per salvarla: la vostra posizione?

«Per quanto riguarda il Comitato, noi crediamo che sia stato un modo per iniziare a lavorare a quella che sarà la quarta lista con Luigi Bobba, Giovanni Corgnati e i vari del Pd (insomma gli amministratori del passato), un modo per “contarsi”.
Per quanto riguarda la sua azione, bene perché porta avanti ciò che è stato detto da noi una settimana dopo il consiglio del luglio 2022. La raccolta firme fatta in quel modo, dovevano saperlo che sarebbe stato un boomerang, ex sindaci e amministratori non dovevano fare un errore enorme così. Ma così è stato. Ora noi continuiamo con la nostra idea, cioè che qualora vincessimo le elezioni daremo mandato di realizzane, da parte di tecnici esperti, una perizia super partes sull’intero immobile. Una perizia completa sul suo stato. Solo a quel punto, si procederà.
Riteniamo, che tutti gli amministratori abbiano comunque delle responsabilità, da chi ha seguito i lavori di realizzazione a chi non ha risolto i problemi che si sono manifestati nel corso degli anni, quando la scuola era aperta. Marchetti poi ci ha messo del suo per complicare la situazione ma i problemi sono nati già durante la fase di costruzione. Nessun dunque può chiamarsi fuori da questa vicenda.
Noi pensiamo che l’attuale collocazione della scuola dell’infanzia non sia idonea dunque ci viene da pensare che, a fronte di una perizia completa che confermi la necessità di abbattimento, si potrebbe valutare anche alla ristrutturazione dell’ex asilo che è un’altra bomba ad orologeria per il paese (come l’ex Pertusola e la Sila). Certo è che per sistemare l’ex asilo, l’Amministrazione Marchetti ha perso l’occasione di sfruttare in fondi Pnrr destinati agli immobili scolastici. Ma sappiamo bene che Marchetti non riesce mai a salir su nessun treno, Cigliano di treni del Pnrr ne ha persi troppi».

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