Enrico Bettini pronto a ricandidarsi? «Se sì, con la lista di Insieme Liberi»
L’ex leghista, fa un bilancio di questo suo prima mandato in opposizione
C’è una probabilità del 50 per cento che ci riprovi a candidarsi a sindaco alle prossime elezioni, lo aveva già fatto cinque anni fa ma poi non ce l’ha fatta e si è «accontentato» di un posto da consigliere della minoranza.
Enrico Bettini pronto a ricandidarsi?
Parliamo di Enrico Bettini che quando si è presentato per la prima volta in Comune era capogruppo della Lega Salvini Piemonte mentre, ora, al termine dell’esecutivo Ponchia, ha cambiato bandiera ed è entrato a fare parte di “Insieme Liberi”.
«E’ un’augurabile possibilità - riferisce Bettini - quella di candidarmi nella mia nuova veste di socio e portavoce regionale di “Insieme Liberi” nella quale mi riconosco per gli obiettivi e principi fondanti».
Il bilancio
Un bilancio del mandato Ponchia? «Considero - risponde Bettini - la squadra Ponchia buona se non ottima. E’ quanto di meglio il paese si possa permettere. Quello che posso criticare sono gli esigui trasferimenti dello Stato, e le assurde politiche della UE, al guinzaglio degli USA. Ci sono poi aspetti positivi. Grazie ai buoni rapporti con la maggioranza, ho potuto fare passare per Montanaro provvedimenti sostanziali. La ricostruzione storica e la commemorazione delle vicende che riguardano Monsignor Vittorio Tos, il parroco alla quale è stata dedicata una via in paese. E’ passata poi la commemorazione di Padre Filiberto Guala, primo direttore generale della RAI di origini montanaresi. Un’altra soddisfazione l’ho vissuta per l’approvazione di condanna che avevo portato all’ordine del giorno di un consiglio per lo scandaloso trattamento del giornalista australiano Julian Assange, da anni senza motivo in stato di detenzione solo per avere esercitato la sua professione e svelato cose che volevano rimanessero segrete. Ricordo l’approvazione di una mia richiesta di asfaltatura di via Domenico Salassa e la sistemazione del piazzale al cimitero. Inoltre, sono stato l’unico in consiglio a contestare il Green Pass della pandemia Covid, rinunciando a presenziare alle sedute. Il mio rammarico in questo caso è stato non farlo in modo più netto e visibile, forse avrei contribuito a rafforzare la presa di coscienza e la consapevolezza della cittadinanza montanarese e non solo in un periodo di confusione generale».
Quali i progetti per il futuro?
«Montanaro- risponde Bettini- è un paese in decrescita demografica e non è positivo. Questo dipende dalle condizioni generali dell’Italia e dei suoi pesanti e deleteri vincoli esterni. Senza eliminare questi vincoli si può fare ben poco. Le imponenti manifestazioni degli agricoltori di questi gioni ne sono la prova».