CRESCENTINO

Ex oratorio, Greppi: «Una cattedrale nel deserto: scelta sbagliata»

L'analisi dell'ex primo cittadino.

Ex oratorio, Greppi: «Una cattedrale nel deserto: scelta sbagliata»
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«Sono contrario all’acquisto dell’ex oratorio di via San Giuseppe, è una posizione che ho ribadito più volte e della quale non cambio idea». Con queste parole il capogruppo di opposizione Fabrizio Greppi interviene sul tema.

Ex oratorio, Greppi: «Una cattedrale nel deserto: scelta sbagliata»

«Sono contrario all’acquisto dell’ex oratorio di via San Giuseppe, è una posizione che ho ribadito più volte e della quale non cambio idea». Con queste parole il capogruppo di opposizione Fabrizio Greppi interviene sul tema.

L'intervento del capogruppo d'opposizione

«Come ho ribadito più volte, il problema non è l’acquisto a 270 mila euro ma è la ristrutturazione prima e la gestione dopo di questo immobile. Quello che spende oggi per comprarlo e solo il 10 per cento dei costi che avrà in futuro da finanziare per rendere accessibile a tutti la struttura. Ci sono una serie di interventi importanti che costeranno cari al Comune e alla cittadinanza, non si rende conto a cosa andrà incontro.
Il mio pensiero è sempre lo stesso: io avrei si realizzato i parcheggi ma solamente in convenzione con un privato interessato all’acquisto. Io, infatti, come ho sempre detto non mi sarei fatto carico di un costo come quello che oggi Ferrero dovrà invece fare per la ristrutturazione dell’immobile. Io avrei imposto al proprietario di realizzare parcheggi e area verde».
«Io spero che non sia così, ma credo proprio che lo sarà, che l’ex oratorio sarà una cattedrale nel deserto costata centinaia di migliaia di euro per nulla - continua Greppi - Anche perché mi chiedo: quante sono le associazioni senza una sede? Se poi mi dice che vuole realizzare un posto per il coworking vuole dirmi che non c’era un altro edificio? Tutto questo comunque avrà un’unica ricaduta, e cioè sulle tasche dei crescentinesi perché, vista anche la crisi pandemica, sarà costretto ad aumentare la tasse, così come faranno anche dalla Regione e dal Governo. Mi chiedo perché mai Ferrero si vuole ostinare a caricare il bilancio comunale di una spesa tale. Vero, questa è una scelta politica avviata dalle passate amministrazioni di sinistra e la sua, che ne è figlia, non può esimersi però è veramente scellerata».

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