SALUGGIA

Farinelli sogna un circolo sportivo all’ecomostro

Con un atto di indirizzo, l’esecutivo ha dato mandato all’ufficio di conferire un incarico esterno per lo studio di fattibilità

Farinelli sogna un circolo sportivo all’ecomostro
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«Lungo via XXV Aprile, in prossimità al nucleo abitato di frazione Sant’Antonino, è ubicata una area privata, che versa in stato di avanzato degrado ed abbandono, su cui sono state realizzate parti strutturali di edifici destinati alla civile abitazione, la Giunta ritiene di procedere alla riqualificazione del sito, attraverso la realizzazione di una nuova area da destinare ad impianti sportivi».

Farinelli sogna un circolo sportivo all’ecomostro

E’ questo il testo della delibera della Giunta guidata dal sindaco Libero Farinelli con il quale da incarico all’ufficio tecnico lavori pubblici e manutenzioni per l’affidamento dei servizi di progettazione di studio di fattibilità tecnico economica per la realizzazione dell’intervento di recupero.

«Si tratta dell’ultima decisione adottata dalla mia Amministrazione - spiega il sindaco Libero Farinelli - Si tratta di un atto di indirizzo dello studio di questa area degradata per la realizzazione di un circolo sportivo in quell’area. Abbiamo dunque indicato all’ufficio competente di procedere con l’affidamento per lo studio di fattibilità.
Come si può vedere dal bilancio di previsione 2024, sono stati solamente stanziati i soldi per l’esproprio dell’area. Infatti, dopo esserci consultati con un legale, abbiamo intrapreso questa strada, l’unica percorribile per entrarne in possesso. L’altra somma accantonata, invece, è destinata a coprire i costi dello studio di fattibilità. Esproprio e progetto sono due fasi che devono viaggiare di pari passo affinché il Comune possa diventarne proprietario».

Un circolo sportivo potrebbe essere un’ottima scelta per rivalutare non solo quell’area oggi degradata ma anche l’intera frazione. Potrebbe trasformarsi in un punto di riferimento per i molti appassionati di sport.

L'intervento

«E’ un progetto certamente ambizioso che permetterà prima di tutto di bonificare quell’area che da troppi anni è in quelle condizioni - commenta ancora Farinelli - Quando poi avremmo lo studio di fattibilità in mano potremmo comprendere quali sport si potranno sviluppare. Mi viene da dire che magari potrebbero esserci dei campi da tennis e paddle, da calcetto o beach volley. Le idee oggi sono moltissime ma solamente con uno studio approfondito e preciso potranno esser prese delle decisioni. Anche perché poi occorrerà individuare i fondi attraverso cui finanziare gli interventi che come detto andranno dalla bonifica alla costruzione della struttura che dovrà comprendere anche i servizi necessari. Insomma, la strada è ricca di impegni ma siamo pronti ad affrontarli».

Gestione pubblica o gestione privata?

Sulla scelta Farinelli non ha dubbi: «La gestione pubblica è troppo complessa, infatti l’intenzione è quella di procedere poi con l’affidamento dell’impianto ad un privato».

Ma tornando al tema sport, ci sarà anche la tanto decantata piscina?

«No, in questo progetto non verrà inclusa perché i costi di gestione sono elevati. Inoltre non ci sono gestore intenzioni a farsi carico di una struttura sul nostro territorio, non c’è bacino d’utenza. Se poi, in un futuro potremmo utilizzare realmente i 25 milioni di euro delle compensazioni arretrate (oggi nelle casse del Comune ma fermi in via precauzionale in attesa della sentenza definitiva), allora si potrà discutere anche della realizzazione di un impianto natatorio. Oggi, comunque non è tra le nostre priorità».

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