Farmacia comunale, dubbi e perplessità di LiberaMente
Massima attenzione sul tema tant'è che ha chiesto al sindaco e alla Giunta risposte
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L'intervento della capogruppo in Consiglio Claudia Buo, della lista LiberaMente Democratici del Comune di Chivasso, pone l'accento su una serie di questioni riguardanti la revisione della pianta organica delle farmacie comunali e l'esercizio del diritto di prelazione da parte del Comune. La consigliera Buo solleva dubbi e richiede chiarimenti in merito alle dichiarazioni contraddittorie rilasciate dal Sindaco e all'apparente mancanza di trasparenza nel processo decisionale.
Farmacia comunale, dubbi e perplessità di LiberaMente
La capogruppo in Consiglio Claudia Buo, della lista LiberaMente Democratici del Comune di Chivasso ha diramato un comunicato riguardante la questione della farmacia comunale:
La sottoscritta Claudia Buo Consigliere della lista LiberaMente Democratici del Comune di Chivasso, premesso che con precedente nota protocollata in data 20 febbraio 2025 è stata avanzata un’interrogazione urgente relativa alla revisione della pianta organica delle farmacie, all’esercizio della prelazione da parte del Comune e alle dichiarazioni rese dal Sindaco in merito al ruolo di Federfarma e di altri enti nella vicenda.
A oltre una settimana dall’invio della suddetta interrogazione, non è pervenuta alcuna risposta né dal Sindaco né dalla Giunta, malgrado l’urgenza e l’importanza degli aspetti sollevati.
Sul settimanale “La Nuova Periferia” del 19 febbraio 2025, il Sindaco ha affermato di aver avuto un «rapporto interlocutorio con Federfarma» per valutare le necessità cittadine riguardo l’apertura di una nuova farmacia, dichiarazione che appariva in contraddizione con l’assenza di un coinvolgimento trasparente degli operatori locali.
Nella successiva edizione de “La Nuova Periferia” del 26 febbraio 2025, il Sindaco ha rettificato tale affermazione, precisando in modo virgolettato «…(omissis) mi corre l’obbligo di precisare che non c’è stato alcun rapporto interlocutorio con Federfarma. Un passaggio formale è stato invece fatto con l’Ordine dei Farmacisti. Si prega di rettificare cortesemente il mio lapsus in seno all’intervista».
Da ciò deriva che, se in un primo momento il Sindaco faceva riferimento a uno studio interlocutorio di Federfarma a supporto delle scelte dell’Amministrazione, ora egli sostiene di aver avuto invece un incontro di natura formale con l’Ordine dei Farmacisti. Questo repentino cambio di versione rende ancora più necessaria la massima chiarezza su quali soggetti siano stati effettivamente interpellati, con quali modalità e per quali finalità.
Rilevato che è indispensabile comprendere se e in che modo l’Ordine dei Farmacisti abbia fornito documenti, pareri, o altro materiale utile all’Amministrazione per giungere alla decisione di rivedere la pianta organica e di esercitare la prelazione.
Occorre altresì chiarire chi abbia fisicamente incontrato il Sindaco o membri della Giunta in rappresentanza dell’Ordine dei Farmacisti, quali informazioni siano state discusse e se tale soggetto ricopra o abbia rapporti con enti o società potenzialmente interessate a un futuro bando di assegnazione della farmacia.
Con la presente, si sollecita nuovamente l’Amministrazione a fornire, con la massima tempestività, risposte chiare ed esaustive ai seguenti punti, già oggetto della precedente interrogazione e ora aggiornati alla luce delle recenti dichiarazioni rettificative:
- Ruolo di Federfarma e/o dell’Ordine dei Farmacisti: se effettivamente non vi sia stato alcun rapporto interlocutorio con Federfarma, come riportato nella rettifica, si chiede di specificare chi abbia fornito eventuali pareri o studi riguardo la riorganizzazione territoriale delle farmacie.
- Dettagliare quale sia stato il passaggio formale con l’Ordine dei Farmacisti: in particolare, chi (nome, cognome e incarico) ha partecipato all’incontro, per discutere quali aspetti e con che ruolo nell’ambito di un’eventuale procedura di assegnazione della farmacia.
- Motivazioni e documentazione: fornire copia di qualunque documento, relazione, studio o parere proveniente dall’Ordine dei Farmacisti (o da altri enti/associazioni di categoria) che l’Amministrazione abbia utilizzato per valutare la modifica della pianta organica e la prelazione.
- Chiarire le ragioni per cui l’area inizialmente designata (Blatta) sia stata esclusa o ritenuta “non più suffragata”.
- Compatibilità delle scelte amministrative: spiegare come sia possibile “riparametrare” l’area, a detta del Sindaco, dopo che la Giunta ha già approvato un documento trasmesso agli Enti competenti e vincolato alla prelazione. Evidenziare come si intenda garantire la sostenibilità economica e l’interesse pubblico, illustrando le eventuali analisi finanziarie sull’apertura di una nuova farmacia a gestione comunale.
- Procedura e trasparenza: Precisare perché non sia stato aperto un regolare confronto in Consiglio Comunale prima di assumere decisioni di tale importanza, soprattutto considerando che l’iter pregresso (dal 2012) prevedeva una diversa destinazione geografica e una diversa modalità di gestione (bando pubblico).
- Confermare se esistano ulteriori motivazioni o valutazioni politiche che abbiano inciso su tali scelte, alla luce delle incongruenze emerse nelle dichiarazioni del Sindaco.
In conclusione, vista la rilevanza della questione e il protrarsi dell’assenza di riscontri ufficiali, si richiede con urgenza un riscontro scritto da parte del Sindaco e della Giunta, nonché del Segretario Comunale per gli aspetti legati alla regolarità amministrativa, al fine di tutelare la trasparenza e il buon andamento dell’azione pubblica.