Guardia di Finanza, il bilancio della lotta all'evasione

Presentati i dati del 2016 in Piemonte

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Presentati i dati del 2016 in Piemonte

l bilancio delle attività operative portate a compimento nel 2016 dalla Guardia di Finanza in Piemonte evidenzia il ruolo fondamentale che il Corpo svolge nel contrasto dei fenomeni evasivi più diffusi e pericolosi, in linea con quanto stabilito nell’Atto di indirizzo dell’Autorità di Governo per il conseguimento degli obiettivi fiscali nonché la rilevanza della sua funzione di Polizia Economico-Finanziaria, anche con riguardo ai possibili risvolti e riflessi di carattere sociale generati dalle attività istituzionali. La lotta all’evasione fiscale è stata condotta mediante l’effettuazione di verifiche e controlli nei confronti di 6.810 imprese e contribuenti, frutto di un’accurata individuazione dei target basata sull’attività d’intelligence, sul controllo economico del territorio e sull’utilizzo delle molteplici banche dati nella disponibilità del Corpo. In tale ambito sono state: scoperte 524 imprese sconosciute al fisco (cd. “evasori totali”); denunciate per reati fiscali 496 persone, delle quali 8 tratte in arresto, principalmente per aver presentato dichiarazioni fiscali fraudolente o non averle presentate affatto, per l’emissione o l’utilizzo di fatture false, oppure per aver occultato/distrutto la contabilità; individuate “frodi carosello” all’I.V.A. nonché 30 casi di evasione internazionale, attuata mediante fittizia residenza all’estero dei contribuenti, trasferimenti di basi imponibili con tecniche di “transfer pricing” o con l’interposizione fittizia di soggetti economici residenti in Paradisi fiscali. La sistematica aggressione ai patrimoni degli evasori ha portato al sequestro di beni e valori per 36 milioni di euro, al fine di soddisfare il credito erariale. Per quanto attiene al lavoro sommerso, sono stati individuati 582 lavoratori “in nero” e 361 irregolari, impiegati da 261 datori di lavoro. Nel quadro dell’azione diretta al contrasto dei fenomeni di abusivismo e di illegalità che interessano il mercato dei giochi e delle scommesse, l’attività dei Reparti piemontesi si è sviluppata attraverso indagini di polizia giudiziaria per la scoperta delle condotte fraudolente più gravi e complesse nonché mediante controlli di natura amministrativa, svolti anche nel più ampio quadro di “piani coordinati di intervento”, in collaborazione con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Le suddette attività hanno prodotto i seguenti esiti: 276 interventi eseguiti, di cui 78 con esito irregolare; 284 soggetti verbalizzati e 78 violazioni riscontrate; sequestro di 49 apparecchi e congegni da divertimento e intrattenimento, 10 personal computer e 18 mila euro in contanti. L’attività anticontrabbando svolta nel settore doganale e dei prodotti energetici ha consentito di sottoporre a sequestro 31,5 tonnellate di oli minerali destinati ad usi agevolati, utilizzati in modo non conforme o commercializzati irregolarmente.

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