SALUGGIA

I primi 100 giorni di "No" per l'opposizione

Il bilancio di inizio mandato per il gruppo di Relino.

I primi 100 giorni di "No" per l'opposizione
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Tempo di bilanci anche per Claudio Relino e la sua opposizione. Cento giorni di no, anzi un sì lo hanno incassato, cioè quello relativa alla richiesta di una sede per il gruppo Progetto Nuova Saluggia. Per il resto, niente di fatto.

I primi 100 giorni di "No" per l'opposizione

«Ci siamo concentrati fin da subito sul cercare forme di dialogo con l’Amministrazione facendo proposte, chiedendo l’istituzione di Commissioni su argomenti specifici, argomentando sul tema del rifiuti che è di attualità in questi ultimi mesi, dopo le modifiche di Covevar sulle modalità di raccolta e differenziazione dei rifiuti. - spiega Relino - Siamo sensibili al tema della pulizia del territorio, da un anno il nostro gruppo sta, con regolarità, effettuando delle raccolte mensili con un gruppo di volontari che il secondo sabato del mese si rendono disponibili a raccogliere rifiuti abbandonati nelle campagne e lungo i corsi d’acqua o le strade periferiche al centro abitato. Per noi è stata un’operazione utile e vogliamo continuare in questo lavoro di monitoraggio e pulizia. Per questo abbiamo chiesto alla Giunta di dare una forma a questa iniziativa, mettendo a disposizione un mezzo comunale e un’assicurazione per i volontari. Purtroppo questa richiesta non è stata accolta. Abbiamo poi fatto un’altra richiesta: nelle nostre raccolte mensili abbiamo verificato che sono molti anche gli inerti abbandonati (scarti da lavori edili, lavandini, water, docce, ecc) che purtroppo abbiamo dovuto lasciare sul posto perché non conferibili nel Centro di Raccolta. Per questo motivo abbiamo richiesto di mitigare un po’ questo impatto ambientale mettendo a disposizione, nell’area ecologica dietro al Cimitero, un container per questo tipo di rifiuti che doveva, a nostro parere, aiutare i cittadini a liberarsi di questo tipo di rifiuto derivante da piccoli lavori domestici (non da attività imprenditoriali). Purtroppo anche in questo caso la risposta è stata negativa. Non condividiamo queste scelte che ci sembrano tendenti a “oscurare” e nascondere il lavoro fatto dal gruppo. Non ci interessa avere il plauso, ci interessa poter vivere in un ambiente non deturpato da abbandoni di rifiuti opera di persone disoneste ed egoiste che non utilizzano i tanti canali ufficiali per smaltire i propri rifiuti. La nostra vuole essere una collaborazione, non vogliamo sostituirci all’azione della maggioranza, ma essere di completamento. E’ un messaggio che per ora non è ancora stato compreso dal sindaco. Non ci scoraggiamo, continuiamo il nostro lavoro giornaliero che ci consente inoltre di conoscere meglio i tanti cavilli dell’amministrazione pubblica. Sempre nell’ambito dell’ambiente abbiamo sollecitato l’amministrazione sul tema della Commissione Ambiente che chiederemo che possa nuovamente essere aperta al pubblico. Per ora abbiamo solo avuto una risposta formale “è in corso il rinnovo in base al regolamento vigente”… siamo in attesa. Perché noi vogliamo far parte di questa commissione. Se avessero accolto questa nostra proposta, ci avrebbero poi anche messo in difficoltà in sede di approvazione dello stesso perché ci saremmo trovati nella posizione di dover votare a favore cosa che solitamente non avviene. Ma neanche questa proposta è stata accolta eppure diventa difficile fare delle proposte se noi siamo coinvolti solamente in Consiglio, quando cioè il processo è alla fase finale».

Collaborazione complicata

Sono passati solo 100 giorni ma Relino ha compreso che la collaborazione è complicata: «Noi siamo in una fase di conoscenza, probabilmente anche loro. Certo, abbiamo compreso che dobbiamo imparare a gestire i modi del sindaco perché lui la mette in cagnara, non lascia spazio alla discussione e al confronto. Un esempio è stato l’ultimo consiglio. Noi abbiamo chiesto solo di rispettare maggiormente la forma, lui invece ci ha risposto che gli interessa la sosta e non la forma: non è bello se viene detto da un sindaco.

Un commento sui progetti e idee proposti dagli assessori durante le interviste?

«Le proposte che hanno fatto non mi sembravano assurde o astruse. Non c’è nulla che abbia attirato la mia attenzione. Quello che però torno a proporgli è di coinvolgerci, di fidarsi. Noi desideriamo solo portare uno stile e idee diverse, senza pregiudizi».

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