l'intervista

Il 2025 di Chivasso e dei suoi cittadini

Il sindaco traccia anche un breve bilancio del 2024

Il 2025 di Chivasso e dei suoi cittadini
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Consueta intervista con il sindaco Claudio Castello che è arrivato praticamente al giro di boa del suo secondo mandato.
Il 2024 è stato un anno impegnativo per l’Amministrazione comunale che è stata impegnata su più fronti e che ha dovuto affrontare diverse emergenze. In primis, pungolata dalla minoranza che ha dovuto affrontare il tema della sicurezza, soprattutto in stazione che è diventata terra di nessuno. Dove gli episodi di violenza sono all’ordine del giorno.

Il 2024 di Chivasso

Come saluta il sindaco il 2024?

«Tracciare un bilancio dell’anno trascorso e programmare nuove azioni per il 2025 è un adempimento che non ci impone nessun ente superiore ma che ogni amministratore pubblico, da Lampedusa a Bolzano, fa spontaneamente con il cuore seguendo un orologio emotivo che, nel caso di Chivasso, è stato davvero intenso.
Il 2024 è stato l’anno di avvio dei lavori delle reti fognarie in alcune frazioni che ne erano prive finora. È stato l’anno di affidamento di molti lavori finanziati dal Pnrr e di opere che abbiamo voluto fortemente con le risorse comunali per dare alla città maggiori servizi o per migliorare quelli esistenti.
È stato l’anno delle elezioni regionali in cui il popolo sovrano ha deciso di dare continuità al governo di destra del quale non condividiamo tante scelte ma con cui ci confrontiamo nel rispetto delle diverse posizioni».

Il futuro della città

Aspettative per il 2025?

«La continuità degli orientamenti politici di questa amministrazione comunale e lo spirito di collaborazione tra i suoi componenti sono tra le aspettative necessarie per continuare a dare ai cittadini le giuste risposte in un momento storico difficile soprattutto nel sociale.
L’impoverimento e la marginalità di ampie fasce della popolazione sono tra le preoccupazioni che ci inquietano e sapere di non poter fare affidamento su un’economia strutturata come lo è stata fino a poco tempo fa nel nostro territorio è destabilizzante alla luce della recessione che in Piemonte non è più un mistero. Ciononostante è un messaggio di speranza quello che voglio rivolgere ai nostri giovani e alle tante famiglie che condividono queste angosce con il volto umano, sensibile e responsabile delle istituzioni».

Cosa propone come brindisi ai chivassesi?

«Dicendo scherzosamente che vetro e alcol sono vietati da ordinanza in una zona importante di Chivasso, potrei rispondere per le rime alle inconsistenti critiche che certa opposizione si sforza di fare anche per questioni serie.
E serio è, da parte nostra, rimarcare che in questo contesto economico e sociale di indici regionali negativi purtroppo, c’è poco da brindare.
Il mio pensiero non può che andare ai disoccupati o lavoratori senza diritti che non potranno festeggiare il Natale con la dovuta serenità d’animo.
Anche per loro, in questo scorcio di fine 2024 abbiamo predisposto delle misure di sostegno, nei limiti delle risorse comunali.
Abbiamo pensato ad oltre 300 famiglie in coda e dunque escluse dall’elenco dei beneficiari di una “carta” con cui il Governo ha rimpiazzato il Reddito di Cittadinanza.
In questi giorni abbiamo anche erogato il bonus riscaldamento che coinvolge ulteriori 200 famiglie e poi rimaniamo al fianco dell’associazionismo e del volontariato che tanto fanno nella lotta alle povertà, nella protezione delle vittime di violenza, nell’integrazione degli stranieri e nell’inclusione delle persone con disabilità».

E il suo augurio alla città?

«A Chivasso e ai chivassesi, e a tutti coloro che nonostante le diverse origini interculturali fanno comunque parte a pieno titolo della nostra comunità, auguro un nuovo anno di crescita, di fiducia e di sentimenti positivi, nonostante gli scenari che ci circondano a tutti i livelli geopolitici vadano in tutt’altra direzione.
In questi giorni infatti il mio pensiero va anche alle nostre città gemelle di Przemysl e Betlemme, che vivono quotidianamente l’eco della guerra.
È doveroso coltivare la pace nelle istituzioni perché “Quando il potere dell'amore supererà l'amore per il potere, il mondo potrà scoprire la pace”. Serene feste a tutti!»

Commenti
Tiziana Lala'

Chivasso la citta' dei bonus. Alla sinistra fanno comodo i finti poveri. Ci sono anche i cittadini onesti che pagano le tasse e non hanno niente in cambio. X il resto Chivasso fa schifo: sporca,insicura, malgestita

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