Il buono mensa aumenta dell’8%
Gallon: «E’ colpa di chi ci ha preceduto»
«Gli aumenti della mensa scolastica non sono voluti ma imposti da chi ci ha preceduto» con queste parole al consiglio di mercoledì 18 il vicesindaco Arcangelo Gallon ha motivato l’aumento dell’8 per cento della mensa (equivalente a 14 mila euro di incasso annuo) che da settembre 2025 passerà da 5.50 euro a 5.94 euro con le agevolazioni in base all’Isee.
Il buono mensa aumenta dell’8%
«La ditta che gestisce la ristorazione - ha spiegato Gallon - la scorsa primavera ha chiesto un aumento della retribuzione a causa degli adeguamenti all’indice Istat. E’ stata allora pubblicata una determina il 30 maggio 2024 (quando c’era l’amministrazione Ponchia) per stabilire un aumento dell’8 per cento a pasto non dal prossimo anno ma a partire da settembre 2024. Siamo stati noi a rinviare l’aumento sino a settembre 2025. Le tariffe potrebbero variare a seguito della procedura di affidamento della gestione del servizio». «E’ normale- è stata la reazione del consigliere Giovanni Ponchia - che Gallon si occupi degli aumenti mensa, l’aveva già fatto con noi. Anche noi avremmo fatto di tutto per evitare gli aumenti nonostante la determina del 30 maggio scorso quando ormai la nostra giunta era scaduta». Quanto ai tributi, l’Imu resta invariata per il 2025. «Una buona notizia- ha aggiunta Gallon- è che applicheremo una riduzione del 5 per cento sui terreni edificabili ma non costruibili perchè vincolati dal rischio idrogeologico, un provvedimento contenuto nel nostro programma elettorale. Ci sarà un minor gettito presunto di 3 mila euro ma l’entrata dell’Imu ordinaria per il 2025 è di 852 mila euro, potenzialmente invariata rispetto prima».
Il prelievo da un fondo di riserva
Un altro argomento acceso è stato il prelievo da un fondo di riserva. «Il prelievo- ha detto il sindaco Antonino Careri- dal fondo di riserva di 5.858 euro nasce da una richiesta tardiva che ci è stata fatta dalla Città Metropolitana per un rimborso alle ore usufruite (261 ore) dai propri dipendenti per espletare le attività amministrative, e questo concerne il consigliere Giovanni Ponchia. Il problema è che si tratta di una richiesta tardiva. Non venga poi messo alla gogna mediatica l’assessore Stefano Pellegrino quando richiede dei rimborsi».
«Si tratta di una norma- riferisce Ponchia- inserita dalla finanziaria 2023 per cui la Città Metropolitana può richiedere ai Comuni i rimborsi per un proprio dipendente. Una spesa prevedibile a bilancio. Invece, l’assessore Pellegrino chiede rimborsi all’ente gravando sulle spese pubbliche, cosa alquanto diversa». Sul bilancio di previsione, uno degli argomenti che ha innescato polemiche sono stati i loculi.
«Per garantire la copertura finanziaria della costruzione dei nuovi loculi al cimitero- ha detto Gallon- procederemo a sottoscrivere un mutuo. E’ un’esigenza per intervenire in tempi brevi e per migliorare la qualità del servizio cimiteriale». «Non sono d’accordo con questo metodo- ha ribattuto Ponchia- La prevendita è stato sempre il metodo migliore».