CIGLIANO

«Il sindaco nega gli atti e i documenti ai consiglieri»

Flavio Ranalli contesta la nuova scelta. Per farlo si è rivolto alla Prefettura e a dei legali

«Il sindaco nega gli atti e i documenti ai consiglieri»
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«Degli atti e documenti comunali non possiamo più averne copia cartacea, ma solamente consultarli negli uffici alla presenza del tecnico comunale». Flavio Ranalli, capogruppo di opposizione “Viviamo insieme Cigliano” nei giorni scorsi ha ricevuto una comunicazione ufficiale dal Palazzo Municipale.

«Il sindaco nega gli atti e i documenti ai consiglieri»

«In una lettera, che porta la firma dal sindaco Diego Marchetti, viene data questa indicazione che assolutamente non condivido e anzi che contesto tant’è che ho già scritto e interloquito con la Prefettura di Vercelli - spiega Ranalli - Nella sua decisione, il sindaco cita un parere di una commissione del Ministero dell’Interno che non fa certo giurisprudenza. Così come le sentenze del Tar.
Inoltre, la decisione di Marchetti è in contrasto con il nostro Statuto che prevede che ogni consigliere possa ottenere senza particolari difficoltà. Tant’è che la consultazione è prevista in attesa di ottenere i documenti richiesti con l’apposito accesso agli atti visto che gli uffici hanno 30 giorni per consegnarli perché lo Statuto è precedente alla digitalizzazione. Oggi, per evitare di dover stampare e così risparmiare tempo e carta, potrebbero inviare quanto richiesto via mail ad ogni consigliere, visto che tutti abbiamo quella istituzionale. Dunque lo Statuto è chiaro così come le sentenze del Consiglio di Stato. Mi domando perché debba agire in maniera diversa dal resto dei Comuni d’Italia: in tutta la Nazione questo diritto è garantito».

Si è già rivolto alla Prefettura

E proprio per non perdere questo importante diritto Ranalli si è già rivolto alla Prefettura: «Sto consultando anche degli avvocati amministrativi. Se nulla cambierà, è mia intenzione rivolgermi anche alla Procura della Repubblica perché senza atti nessun consigliere può svolgere il suo ruolo. Anche perchè, faccio un esempio, quando devo documentarmi sul tema del bilancio, la documentazione che chiedo è per studiarla con esperti del settore. Non essendo molto ferrato in materia, mi confronto con dei professionisti: mica posso portarli in Comune a consultare l’atto con me.
Dunque il mio invito è quello di rivedere questa scelta e di consegnarci digitalmente i documenti che chiediamo».

Ranalli anche in questo caso è deciso a non tornare sui propri passi, ha tutte le intenzioni di tutelare il proprio diritto.

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