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«Il sindaco rende difficile il mio lavoro»

Le dimissioni della capogruppo di opposizione Marinella Bracco sono premature

«Il sindaco rende difficile il mio lavoro»

Le dimissioni della capogruppo di opposizione Marinella Bracco sono premature, anche se la stessa ammette che, se le venisse chiesto dal suo gruppo, farebbe un passo indietro.

Bracco si dimette?

Marinella Bracco, che per motivi familiari trascorre del tempo all’estero, smentisce le sue dimissioni, nonostante nelle ultime settimane diverse voci la dessero vicina alla consegna.
«Certo, non è stato semplice in questi mesi svolgere il mio ruolo perché il sindaco ci comunica solamente cinque giorni prima, come prevede il regolamento, la convocazione del Consiglio. E quasi sempre di venerdì, dunque con il weekend di mezzo» spiega Bracco.
«Se invece provasse a dialogare, informandomi prima oppure coinvolgendomi anche in una possibile scelta, sarebbe diverso, sarebbe più facile. Invece no, e anzi i Consigli vengono convocati sempre subito dopo le mie partenze, come se qualcuno lo informasse dei miei movimenti» prosegue la capogruppo di Torrazza Libera.
Bracco è onesta: «Al momento non ho parlato con il mio gruppo di questa ipotesi e nemmeno con Rocco Muscedra, che è il primo escluso della lista e dunque colui che subentrerebbe al mio posto. Un aspetto che voglio rimarcare è anche la difficoltà nel dialogo con questa maggioranza, dove è difficile ottenere qualcosa, un’apertura anche in Consiglio, ma è giusto che le cose vengano proposte e discusse lì, quella è la sede opportuna».

«Il sindaco rende difficile il mio lavoro»

«Certo, ci sono state diverse mie assenze – ammette la capogruppo – alcune legate alla famiglia, altre logistiche, come quando ho aiutato i miei amici durante l’alluvione e lo avevo specificato nella mia comunicazione di assenza al Comune. Il sindaco fa sempre in modo, comunque, di rendermi difficile essere presente».
Ma Bracco svela che, d’ora in poi, sarà più presente a Torrazza: «Ci sarò di più, dunque, dovrei essere anche più presente ai Consigli. Non essere sempre in paese, comunque, non vuol dire che io non sia informata, che io non sappia ciò che accade. Anzi…».