«Incompetenza politica e gestionale: dimettiti»
Non usa mezzi termini il capogruppo di minoranza Diego Marchetti nel chiedere al sindaco ma anche alla Giunta di lasciare il proprio incarico

Sono trascorsi 366 giorni dalla vittoria elettorale del sindaco Giorgio Testore. E il capogruppo d'opposizione Diego Marchetti non usa mezzi termini per bocciare l'operato dell’Amministrazione comunale di Cigliano.
«Incompetenza politica e gestionale»
«Ad un solo anno dall’insediamento, l’attuale Amministrazione comunale ha già dimostrato tutti i limiti della propria incompetenza politica e gestionale. Sette dipendenti hanno lasciato l’ente, in un’emorragia senza precedenti nella storia recente del nostro Comune. - tuona Marchetti - Chi ha vinto concorsi o mobilità non ha accettato l’incarico, questo è un dato allarmante, una perdita di queste proporzioni, in un tempo così ristretto, non può in alcun modo essere considerata casuale o fisiologica. Al contrario, è la spia evidente di un clima lavorativo deteriorato, di scelte gestionali sbagliate, e di una totale incapacità amministrativa di trattenere le risorse umane, spesso preziose e insostituibili, che garantiscono il funzionamento quotidiano dei servizi pubblici. Il personale comunale non è un elemento accessorio dell’ente: è il motore stesso della macchina amministrativa. Vederlo abbandonare il proprio posto in massa, in tempi così ravvicinati, significa un fallimento politico e organizzativo senza appello».
Le perplessità di Marchetti
«Mi chiedo: cosa ha fatto questa Amministrazione per ascoltare, valorizzare, motivare i propri dipendenti? Quali provvedimenti sono stati presi per migliorare il clima lavorativo? E soprattutto, come intende oggi garantire i servizi ai cittadini, privati dell’esperienza e della professionalità di sette unità fondamentali? Senza di fatto un ufficio Lavori pubblici e un ufficio Urbanistica?» prosegue il capogruppo.
«Come se non bastasse, a questo disastro organizzativo si aggiunge il totale tradimento del programma elettorale. Le promesse fatte si sono rivelate vuoti slogan da campagna elettorale. I progetti lasciati dalla precedente Amministrazione non sono neppure stati presi in considerazione, e oggi mi trovo a dover dire “meglio così” visto che nessun tecnico potrebbe garantire la realizzazione degli stessi. - spiega ancora Marchetti - Ma il danno più grave non si limita agli uffici comunali: si riflette sui cittadini, i silenzi imbarazzati, le giustificazioni deboli e non solo, la perdita di opportunità è sotto gli occhi di tutti, i 100.000 euro dei fondi di coesione, gli 800.00 euro della mancata ristrutturazione dell’ex ospedale… L’unica attività portata avanti con solerzia è stata l’organizzazione di eventi, senza nessuna politica di sostegno al tessuto sociale, nessuna diminuzione di tasse o creazione di nuovi servizi alla cittadinanza, anzi una discutibile gestione della Tari che a dicembre ricadrà in modo devastante nelle tasche dei ciglianesi».
«Dimettiti»
«Per tutte queste ragioni, chiedo le dimissioni immediate del sindaco e della Giunta, ritenendoli politicamente e moralmente responsabili di un fallimento che rischia di compromettere seriamente il buon funzionamento dell’ente e la qualità dei servizi pubblici ora e nei prossimi anni. Il Comune di Cigliano merita di meglio. I cittadini meritano rispetto. E chi non è in grado di governare con competenza e responsabilità, ha il dovere di farsi da parte e lasciare spazio ad un commissario Prefettizio che porti a nuove democratiche elezioni. Sino a quel momento, continuerò a denunciare pubblicamente ogni abuso e ogni mancanza ma non solo, offrirò il mio supporto e sostegno, come ho già fatto nelle interrogazioni, mettendo a disposizione le competenze e conoscenze acquisite negli scorsi anni, nonostante la risposta più educata che io abbia ricevuto dal sindaco sia stata “credo che lei abbia dimostrato negli scorsi cinque anni, testimoniato anche dal suo insuccesso elettorale che nulla ci può aiutare a fare”» conclude l’esponente dell’opposizione.